Il 25 agosto è l’anniversario della morte (nel 1957) del poeta e scrittore triestino Umberto Poli, conosciuto con lo pseudonimo Umberto Saba (1883-1957)
it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Saba
Ho già parlato di lui il 9 marzo 2017,
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/03/09/umberto-saba/
il 25 agosto 2018
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/08/25/umberto-saba-2/
e il 25 agosto 2019.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/08/25/umberto-saba-3/
Oggi trascrivo, in italiano e nella traduzione in Esperanto, la poesia “Ulisse”.
L’immagine mostra un villaggio della costa dalmata, Primošten, come appariva nel 1961 (quando vi soggiornai), prima che l’industria turistica lo trasformasse in un lussuoso centro di vacanza.
ULISSE
Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d’alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l’alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più a largo,
per fuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.
Umberto Saba
°°°
ULISO
Mi navigadis dum mia junaĝo
laŭ Dalmaciaj bordoj. Insuletoj
el onda tuŝo ekaperis, kie
malofta birdo kuŝis kaptocele,
algokovritaj, glitigaj, ĉe l’ suno
belaj kiel smeraldoj. Kiam alta
tajdo kaj nokto neniigis ilin,
subvente drivis velŝipoj marmezen
por fuĝi for de l’ riskoj. Mia regno
nun estas tiu tero de neniu.
Lumas haven’ por aliaj; marmezen
daŭre min pelas la mens’ ne dresita
kaj la dolora amo pri la vivo.
Umberto Saba, trad. Gaudenzio Pisoni
(“Enlumas min senlimo”,
LF-KOOP. La-Chaux-de-Fonds, 1990, p. 75)