L’11 dicembre è l’anniversario della nascita (nel 1803) del compositore francese Louis Hector Berlioz, conosciuto come Hector Berlioz (1803-1869),

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famoso soprattutto per aver creato le basi teoriche della moderna orchestrazione (con una opportuna distribuzione spaziale degli strumenti) e per le composizioni “Symphonie fantastique” (Sinfonia fantastica), Roméo et Juliette (Romeo e Giulietta), Les Troyens (I Troiani), e musica sacra.

Non imparò mai a suonare il pianoforte; e solo dopo cinque tentativi fu ammesso al prestigioso concorso di composizione “Prix de Rome” (Premio di Roma). Del resto, bisogna dire che Berlioz non amava Roma né l’Italia, e (come lui stesso confessò) partecipava al concorso solo per ripicca nei confronti del padre, che gli aveva tagliato i mezzi di sostentamento quando si era messo a studiare musica invece di seguire i corsi di medicina.

I musicisti del tempo ebbero di lui opinioni contrastanti: lo consideravano un genio Franz Liszt, Fryderyk Chopin, Camille Saint-Saëns, Robert Schumann; invece lo ritenevano un pazzo (per l’originalità delle sue idee, che propugnavano una musica “descrittiva”) Luigi Cherubini, Richard Wagner, Felix Mendelssohn. 

In occasione del primo centenario della nascita, la rivista in Esperanto “Lingvo Internacia” 1903-12, p. 293-295, pubblicò su di lui un ampio articolo, che in altra occasione trascriverò e tradurrò nelle parti essenziali.

Allego il francobollo francese del 1983, su bozzetto di Pierre Forget, per il 180° anniversario della nascita di Berlioz.