Il 30 giugno ricorre la nascita (nel 1911) del poeta e scrittore Czesław Miłosz (1911-2004),
it.wikipedia.org/wiki/Czes%C5%82aw_Mi%C5%82osz
nato a Šeteniai (all’epoca russa, per qualche tempo polacca, oggi lituana), vissuto in Polonia, Francia e Stati Uniti, prima inquadrato nel regime comunista polacco, poi oppositore del comunismo (per questo fu definito “traditore”, e le sue opere furono vietate in Polonia).
Durante l’esilio negli Stati Uniti, divenne Professore di letterature slave all’Università di Berkeley; nel 1980, gli fu conferito il Premio Nobel per la Letteratura, con questa motivazione: «Who with uncompromising clear-sightedness voices man’s exposed condition in a world of severe conflicts» («A chi, con voce senza compromessie lungimirante, ha esposto la condizione dell’uomo in un mondo di duri conflitti».
Ho già parlato di lui il 30 giugno 2017:
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/06/30/czeslaw-milosz/
Oggi trascrivo un brano della lunga poesia “Dziecię Europy”, in polacco, nella mia traduzione in italiano (Figlio d’Europa), e nella versione in Esperanto di Battista Cadei (Al la filoj de Eŭropo).
Nota importante: la versione in Esperanto
www.esperokatolika.org/ek19811985/ek1984_06.htm#8
(al pari di altre similari negli anni 1981-1983) fu pubblicata su “Espero katolika” 1984-6 (di cui sono direttore) quando in Polonia c’era una forte oppressione da parte del regime comunista, e soltanto profetici “visionari” come Papa Giovanni Paolo II potevano sognare un’Europa non limitata alla sua parte occidentale.
Allego:
– il foglietto filatelico polacco del 2011 per il primo centenario della nascita di Czesław Miłosz;
– la busta di una lettera del 1982 indirizzata a me dalla Polonia, con il visto della censura.
DZIECIĘ EUROPY
Szanuj nabyte umiejętności, o dziecię Europy.
Dziedzicu gotyckich katedr, barokowych kościołów
i synagog w których rozbrzmiewał płacz krzywdzonego ludu,
dziedzicu Kartezjusza i Spinozy, spadkobierco słowa «honor»,
pogrobowcze Leonidasów,
szanuj umiejętności nabyte w godzinie grozy.
Umysł masz wyćwiczony, umiejący rozpoznać natychmiast
złe i dobre strony każdej rzeczy.
Umysł masz sceptyczny a wytworny, dający uciechy
o jakich nic nie wiedzą prymitywne ludy.
Tym umysłem wiedziony, rozpoznasz natychmiast
słuszność rad których udzielamy.
Niech dnia słodycz przenika do płuc
po to mądre a ścisłe przepisy.
Czesław Miłosz
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FIGLIO D’EUROPA
Tieni da conto le capacità acquisite, figlio d’Europa.
Erede delle cattedrali gotiche, delle chiese barocche
e delle sinagoghe dove risuonano le strida di dolore d’un popolo,
erede di Cartesio e Spinoza, della parola «onore»,
figlio postumo di Leonida,
tieni da conto le capacità acquisite nell’ora del terrore.
Hai una mente esercitata, pronta a distinguere
i lati buoni e cattivi di ogni cosa.
Hai una mente scettica ed elegante, fonte di piaceri
quali neppure immaginano i popoli primitivi.
Guidato da questa mente, riconoscerai subito
la sensatezza dei consigli che ti diamo.
La dolcezza del giorno penetri nei tuoi polmoni.
Per questo le nostre ricette sagge e precise.
Czesław Miłosz, trad. Antonio De Salvo
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AL LA FILOJ DE EŬROPO
Domaĝu la akiritajn talentojn, Eŭropa infano
heredanto de gotikaj katedraloj, de barokaj kirkoj
kaj de sinagogoj, kie reeĥis plorado de insultegata popolo;
ido de Kartezio kaj Spinozo, heredanto de vorto «honoro»,
postmorta filo de Leonido,
respektu la talentojn akiritajn en horora horo.
Vi havas menson harditan, tujkapablan distingi
flankojn bonajn kaj fiajn de ĉiu afero,
vi havas menson skeptikan kaj elegantan, fonton de plezuroj,
kiajn primitivaj popoloj eĉ ne imagas.
Gvidate de ĉi-menso, vi tuj rekonos
la pravon de la konsiloj de ni donitaj.
La dolĉo de la tago ŝveligu viajn pulmojn.
Tion celas niaj saĝaj precizaj instrukcioj.
Czesław Miłosz, trad. Battista Cadei
(“Espero Katolika” 1984-6)