Dice un proverbio che le sconfitte sono orfane, mentre le vittorie hanno molti padri.
La stessa cosa si può dire dell’invenzione della Radio: per gli italiani, è fuori discussione che il merito vada a Guglielmo Marconi (1874-1937); per i russi, ad Aleksandr Popov (1859-1906):
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/01/13/aleksandr-popov/
per i croati, i serbi e gli abitanti dello Stato di New York, a Nikola Tesla (1856-1943), croato naturalizzato statunitense,
it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla
tanto che in quello Stato il 10 luglio, anniversario della nascita (in quello che all’epoca era territorio dell’Impero Austro-Ungarico), è dichiarato “Giornata di Tesla”.
Traduco parte di quello scrive su di lui la rivista in Esperanto “Monato” di febbraio 1998:
“Tesla ha risolto molti misteri della natura, ma lui è rimasto uno dei più misteriosi scienziati del mondo. Si dice che ci sono quattro gruppi di persone che si interessano di lui: scienziati seri; serbi fieri delle sue invenzioni; pseudoscienziati che fanno ricerche su alcune delle sue dubbie idee; ed esaltati che lo ritengono un extraterrestre”.
Titolare di 122 brevetti, che riguardano più di 800 invenzioni (tra cui la radio e la corrente alternata) Tesla aspetta di essere completamente studiato, anche riguardo ad alcune cose rimaste misteriose, ad esempio un asserito “raggio della morte” (ricordo che di questo raggio, arma letale e decisiva, si parlò molto negli ultimi tempi della seconda guerra mondiale; forse non è senza motivo che, quando Tesla morì il 7 gennaio 1943, la sua abitazione a New York fu perquisita dall’FBI, che sequestrò documenti ritenuti “interessanti”).
Allego un francobollo cecoslovacco del 1959 in onore di Tesla, nella serie “Pionieri della Radio”.