Personaggi

Jonathan Swift

Il 30 novembre è l’anniversario della nascita (nel 1667) dello scrittore, saggista e poeta irlandese di lingua inglese Jonathan Swift (1667-1745),

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famoso soprattutto per il romanzo satirico “Travels into several remore Nations of the World” (Viaggi in vari Paesi lontani del mondo), pubblicato nel 1726 con lo pseudonimo “Lemuel Gulliver”, conosciuto come “Gulliver’s Travels” (I viaggi di Gulliver), e divenuto un classico della letteratura.

Alcune curiosità:

– “I viaggi di Gulliver” è considerato un libro per ragazzi, ma in realtà è un’accusa contro la società inglese dell’epoca, e più in generale contro l’umanità, considerata vana, ipocrita, presuntuosa, sciocca (il nome stesso “Gulliver” contiene la parola “gull”, cioè “sciocco, credulone”); è un attacco contro le convenzioni sociali, i meccanismi del potere, l’irrazionalità delle guerre,

– nella stesura originale, ad un linguaggio molto semplice si accompagnano espressioni triviali, ragione per cui nelle edizioni per ragazzi molte parti vengono omesse o addolcite;

– in molte lingue, il nome (Lilliput) di una delle 4 isole sulle quali viene sbattuto Gulliver, abitata da individui di bassissima statura, ha dato origine ad un termine che indica qualcosa di molto piccolo: ad esempio, “lillipuziano” in italiano, “liliputa” in Esperanto;

– meno conosciute sono le altre disavventure di Gulliver: Brobdingnag, abitata da giganti alti dodici volte Gulliver, che considerano gli inglesi “piccoli vermi odiosi”; Laputa, isola volante abitata da scienziati, astronomi e filosofi dediti a esperimenti astrusi e inutili; e una quarta isola, i cui abitanti si dividono in “Houyhnhnms” (cavalli forniti di ragione, che dominano) e “Yahoos” (esseri simili all’uomo, bestiali, ignoranti ed avidi, che sono sottomessi);

– è singolare che il termine “Yahoo” (che nel romanzo di Swift indica esseri inferiori, e in inglese ha assunto il significato “selvaggio, ignorante”) sia stato adottato, in epoca moderna, quale nome del portale web “Yahoo!”, peraltro non in base al suo significato, ma quale acronimo di “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”;

– tornato in Inghilterra, Gulliver non sopporta più neppure l’odore degli esseri umani, e decide di vivere nella stalla dei cavalli, in ricordo ed ammirazione degli Houyhnhnms;

– negli ultimi anni di vita, Swift fu colpito da malattia mentale, e morì nel reparto psichiatrico di un ospedale;

– nel testamento, destinò una parte considerevole del suo patrimonio alla costruzione di un manicomio in Irlanda, in quanto, a suo giudizio, i suoi connazionali ne avevano grande bisogno.

“I viaggi di Gulliver” è stato più volte tradotto in Esperanto, in tutto o in parte; alcune versioni sono accessibili in rete:

web.archive.org/web/20060604020608/http:/www.luin.se/inko/178-X.pdf 

www.autodidactproject.org/other/gulliver_akademio.html

A “I viaggi di Gulliver” si ispira il romanzo “Vojaĝo al Kazohinio” di Sándor Szathmári, scritto in origine in Esperanto e tradotto in ungherese con il titolo “Kazohinia”.

Allego:

– un francobollo ungherese con Gulliver e i lillipuziani;

– la copertina di una delle edizioni parziali in Esperanto de “I Viaggi di Gulliver”.

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