Il 21 marzo è la “Giornata Mondiale della Poesia”, proclamata dall’UNESCO.
Nel 2015, le Nazioni Unite emisero per l’occasione alcuni foglietti filatelici, con didascalie in varie lingue (inglese, francese, spagnolo, cinese, russo, arabo, persiano, tedesco) e poesie di poeti di varie Nazioni.
Uno di questi foglietti, con didascalie in francese, reca in cinese una poesia (“Pensée dans la nuit silencieuse”, Pensiero nella notte silenziosa) del poeta cinese Li Bai (701-762), conosciuto anche come Li Pai, Li Po, Li Bo, Li Tai Po, di cui sono rimaste circa 1.100 poesie.
it.wikipedia.org/wiki/Li_Bai
Li Bai ha cantato l’amicizia, la solitudine, la vanità delle cose, la contemplazione della natura; era un forte bevitore, e secondo la tradizione morì annegato nel fiume Chang Jiang (Yangtze Kiang, Fiume Azzurro) cadendo dalla barca, mentre ubriaco cercava di afferrare la luna che si rispecchiava nell’acqua.
Trascrivo una poesia di Li Bai, nelle traduzioni in italiano (di Leonardo Arena) e in Esperanto (di Kálmán Kalocsay)
Elenco in fondo le poesie di Li Bai (Li Tai Po) tradotte in Esperanto.
Allego il foglietto delle Nazioni Unite del 2015.
SOTTO LA LUNA, UN FESTINO SOLITARIO
Seduto lì tra i fiori, con la brocca di vino -,
festino solitario, privo di amici intimi -,
elevo il mio boccale e invito il chiar di luna.
Insieme all’ombra, poi, saremo in tre,
giacché la luna non si negherà al bere.
E mentre l’ombra seguirà il mio corpo,
intanto, al fianco suo, io scorterò la luna.
La via della gaiezza termina a primavera;
mentre la luna ondeggia, al mio canto, qua e là.
Ed ha un sussulto l’ombra, fremendo, alla mia danza.
Da sobri, noi viviamo di una gioia comune;
quando poi, nell’ebbrezza, ciascuno si disperde.
Noi tre, per sempre uniti, vagando senza affetti,
infine, in lontananza, saremo alla Via Lattea.
Li Bai, trad. Leonardo Arena
in: Poesia cinese dell’epoca T’ang, Milano, Rizzoli, 1998, p. 52
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SOLA DUM DRINKO SUB LA LUNO
Ĉe plena vinpokal’, en jasmenlaŭb’ agrabla
mi sidas sola nun, sen drinka kompanio.
Invitas Lunon mi kun glasolev’ afabla,
kaj mia ombro: jen la tria por la Trio.
Sed drinki mia Lun’ ne estas ja kapabla,
la ombr’ imitas min, sed glutas el nenio:
do trinkas mi por tri kun soifego sabla.
printempo! Jen la temp’ de ĝuo kaj ebrio!
Kaj dum mi kantas, jen, la Luno dire haltas
kaj dum mi dancas, jen, la Ombro same saltas,
tiel, ĝis ebriiĝ’, ni distros nin kaj ĝuos,
disiĝos poste ni kaj dormos en ebrio
kaj drone en la dorm’ konsentos ni pri tio:
ni sur la Lakta Voj’ eterne rendevuos.
Li Bai (Li Tai Po), trad. Kálmán Kalocsay
Eterna bukedo, p. 37; Tutmonda sonoro, p. 275
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En Esperanto
Poemaro de Li Bai, Shi Chengtai, Riveroj, Oosaka, 1997.
Poemoj de Li Bai:
unua kajero: 40 poemoj, trad. HU Guozhu;
dua kajero: 50 poemoj, trad. HU Guozhu k.a.;
tria kajero: 32 poemoj, trad. HU Guozhu k.a.
Poemoj de Li Taj-Po, trad. Kálmán Kalocsay