Personaggi

Marcus Valerius Martialis

Il 1° marzo è, probabilmente, l’anniversario della nascita del poeta spagnolo di lingua latina Marcus Valerius Martialis (38-104),
it.wikipedia.org/wiki/Marco_Valerio_Marziale
conosciuto in italiano come Marco Valerio Marziale o semplicemente Marziale; in spagnolo come Marcial; in francese, inglese e tedesco come Martial; in Esperanto come Marko Valerio Marcialo o semplicemente Marcialo.
Sembra che il nome Martialis derivi proprio dalla tradizionale data di nascita, le Calende di marzo.
Le sue opere, in quindici libri, ci sono pervenute quasi complete: si tratta di 1.561 poesie, tutte appartenenti al genere “epigramma” (breve composizione che sviluppa in forma espressiva un solo argomento, di carattere satirico, encomiastico, commemorativo o funerario); di Marziale sono noti in modo particolare gli epigrammi satirici.
Marziale ebbe una vita difficile, soprattutto durante il suo lungo soggiorno a Roma, anche perché preferì essere al seguito dei potenti piuttosto che impegnarsi in una propria attività (aveva studiato diritto, avrebbe potuto fare l’avvocato); solo in vecchiaia poté vivere tranquillamente (ma sempre a spese altrui), grazie all’aiuto di una ricca vedova, sua ammiratrice, che gli mise a disposizione nella città natale (Bilbilis, oggi Calatayud in Aragona) una casa e un podere.
Appartiene a quest’ultimo periodo l’epigramma 47 del X libro, il quale mostra la visione disincantata e priva di scrupoli morali che Marziale aveva della vita:

Vitam quae faciant beatiorem,
iucundissime Martialis, haec sunt:
res non parta labore, sed relicta;
non ingratus ager, focus perennis;
lis numquam, toga rara, mens quieta;
vires ingenuae, salubre corpus;
prudens simplicitas, pares amici;
convictus facilis, sine arte mensa;
nox non ebria, sed soluta curis;
non tristis torus, et tamen pudicus;
somnus, qui faciat breves tenebras:
quod sis, esse velis nihilque malis;
summum nec metuas diem nec optes.

Marcus Valerius Martialis

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Le cose che rendono più beata la vita,
carissimo Marziale, sono queste:
un patrimonio non acquisito con il lavoro, ma lasciato in eredità;
un campo non avaro, un focolare perenne;
mai una lite, raramente la toga, una mente quieta;
una saggia semplicità, amici uguali;
le forze di un uomo libero, un corpo in buona salute;
un convivio cordiale, una mensa senza artifici;
una notte non ebbra, ma libera da preoccupazioni;
un letto nuziale non triste, e tuttavia pudico;
un sonno, che renda brevi le tenebre;
voler essere ciò che si è e non preferire nient’altro;
non temere né desiderare l’ultimo giorno.

Marcus Valerius Martialis, trad. Antonio De Salvo

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Allego un francobollo spagnolo in onore di Marziale.

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In Esperanto esistono queste traduzioni:
– un epigramma in “Literatura Mondo” 1937-2, p. 42;
– 19 epigrammi, trad. Kálmán Kalocsay, in “Tutmonda Sonoro”; Budapest 1981, p. 242-245;
www.egalite.hu/kalocsay/
– il libretto di Gerrit Berveling (20 p.) “Da mav’ estos neniam sat! (Marko Valerio Marcialo), Breda, VoKo, 1991.

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