Personaggi

Giuseppe Moscati

Il 12 aprile è l’anniversario della morte (nel 1927) del medico italiano Giuseppe Moscati (1880-1927),

it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Moscati

definito “medico dei poveri” e proclamato Santo nel 1987.

Nel suo studio di Napoli curava gratuitamente. Dopo essersi reso conto delle condizioni economiche dei suoi pazienti, li invitava a lasciare quanto potevano nel cestino situato all’ingresso, oppure di prendere quello di cui avevano bisogno. 

Giuseppe Moscati morì proprio nel suo studio, a soli 47 anni, e fu sepolto nel cimitero di Poggioreale. Ma pochi anni dopo il suo corpo fu traslato nella chiesa del Gesù Nuovo, per la grande venerazione che il popolo di Napoli aveva verso il suo medico. Il 7 ottobre 1990 è stata inaugurata la sua statua di bronzo, opera dello scultore Luigi Sopelsa.

La sua festa liturgica è stata fissata al 16 novembre, giorno in cui i resti mortali del Santo furono trasferiti nella chiesa del Gesù Nuovo, anziché al 12 aprile, giorno della sua morte, a causa della prossimità con le celebrazioni pasquali.

Trascrivo (in italiano, e nella traduzione in Esperanto) la “Preghiera del medico”, basata su scritti di Giuseppe Moscati.

Allego:

– la statua di Giuseppe Moscati;

– il cestino con la scritta “Chi ha, metta. Chi non ha, prenda”.


PREGHIERA DEL MEDICO

O Dio, possa ricordarmi sempre che, seguendo la medicina,

mi sono assunto la responsabilità di una sublime missione.

O Dio, assistimi sempre: Tu che tutto mi hai dato,

e che mi domanderai conto

del modo come ho speso i tuoi doni!

O Signore, non farmi mai dimenticare che gli ammalati sono le tue figure 

e che molti sciagurati, delinquenti, bestemmiatori

vengono a capitare in ospedale per disposizione della tua misericordia,

che li vuole salvi.

Fa’ che io medico, tanto spesso incapace di allontanare una malattia,

possa ricordarmi che oltre i corpi, ho di fronte delle anime immortali, divine,

per le quali mi urge il precetto evangelico di amarle come me stesso:

trovi qui la soddisfazione,

e non nel sentirmi proclamare risanatore di un male fisico.

O Signore, fammi ricordare che non solo del corpo mi debbo occupare,

ma delle anime gementi, che ricorrono a me.

Possa io lenire i dolori più facilmente con il consiglio,

e scendendo allo spirito,

anziché con le fredde prescrizioni da inviare al farmacista.

O Signore, concedimi sempre di trattare il dolore

non come un guizzo o una contrazione muscolare,

ma come il grido di un’anima, a cui io medico, suo fratello,

accorro con 1’ardenza dell’amore, la carità.

Giuseppe Moscati

°°°

PREĜO DE LA KURACISTO

Ho Dio, mi ĉiam povu memori ke, sekvante la medicinon,

mi surprenis la respondecon de elstara misio.

Ho Dio, asistu min ĉiam: Vi, kiu donis al mi ĉion,

kaj iam postulos de mi kalkulraporton

pri la maniero en kiu mi elspezis viajn donacojn.

Ho Sinjoro, faru, ke mi neniam forgesu, ke la malsanuloj estas Viaj bildoj,

kaj ke multaj sentaŭguloj, krimuloj, blasfemantoj,

envenas en la malsanulejon pro dispozicio de Via mizerikordo,

kiu ilin volas savitaj.

Faru, ho Sinjoro, ke mi kuracisto,

tiom ofte nekapabla forigi malsanon,

ne forgesu ke, preter la korpoj,

mi havas antaŭ mi senmortajn, diajn animojn,

por kiuj pelas la evangelia ordono ami ilin samkiel min mem:

mi trovu en tio mian kontentecon

kaj ne en la fakto, ke mi aŭdas proklami min saniganto de korpa malsano.

Ho Dio, donu al mi memori, ke ne nur pri la korpo mi devas okupiĝi,

sed ankaŭ pri la ĝemantaj animoj, kiuj aliras al mi.

Mi povu mildigi la dolorojn pli facile per la konsilo

kaj atingante la profundaĵojn de la spirito,

anstataŭ per la malvarmaj receptoj havigotaj al la apotekisto.

Ho Sinjoro, konsentu al mi ĉiam, ne trakti la doloron kiel eksvingon

aŭ kiel muskolan kuntiriĝon, sed kiel krion de animo,

al kiu mi kuracisto, ĝia frato, alkuras kun la ardo de la amo, la karitato.

Giuseppe Moscati, trad. Antonio De Salvo

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