Il 20 aprile è l’anniversario della nascita (nel 1808) di Charles-Louis-Napoléon Bonaparte (1808-1873),
it.wikipedia.org/wiki/Napoleone_III_di_Francia
Presidente della Repubblica francese dal 1848 al 1852, e Imperatore dei francesi (con il nome Napoleone III) dal 1852 al 1870.
Era nipote di Napoleone I (in quanto figlio del fratello Louis), anche se recenti studi genetici hanno rivelato che o lui o il padre sarebbero figli illegittimi, non avendo il medesimo DNA di Napoleone I.
Napoleone III ha avuto pesantissima influenza (nel bene e nel male) sul Risorgimento italiano, a partire dall’intervento francese nel 1849 contro la Repubblica Romana, passando attraverso le guerre italiane d’indipendenza (battaglia di Solferino e San Martino, acquisizione al Regno di Sardegna di Lombardia e Veneto, cessione alla Francia di Nizza e Savoia), la battaglia di Mentana contro Garibaldi (1967), la strenua difesa del Papa fino a poco prima della Breccia di Porta Pia.
Rinvio alle pagine di Wikipedia ed ai miei articoli del 9 febbraio 2020
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2020/02/09/repubblica-romana/
e del 24 giugno 2018.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/06/24/piccola-vedetta-lombarda/
Allego l’immagine del monumento equestre di Milano a Napoleone III, opera di Francesco Barzaghi (1839-1892).
Il monumento ha avuto una storia travagliata.
Deliberato dal Comune di Milano nel 1873, soltanto nel 1927 ha avuto una collocazione definitiva nel Parco Sempione (peraltro, in una posizione poco visibile), per l’opposizione degli anticlericali (che non perdonavano, in particolare, l’intervento francese nella battaglia di Mentana), e dei patrioti, che rimproveravano la cessione alla Francia di Nizza e Savoia (Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza, disse che era stato reso “straniero in patria”).
