Il 17 agosto è l’anniversario della morte (nel 1974) del poeta e scrittore fiorentino Aldo Pietro Vincenzo Giurlani (1885-1974), noto con lo pseudonimo Aldo Palazzeschi, adottato a partire dal 1905 (Palazzeschi era il cognome della nonna materna)
it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Palazzeschi
Ho già parlato di lui il 17 agosto 2017
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/08/17/aldo-palazzeschi/
e il 17 agosto 2019.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/08/17/aldo-palazzeschi-2/
Trascrivo (in italiano, e nella traduzione in Esperanto) la poesia “Chi sono?”.
Immagine: francobollo cecoslovacco del 1986, con clown di Karel Svolinský (1896-1986).
CHI SONO?
www.youtube.com/watch?v=tdEBA9k3Hr0
(legge Andrea Bucci)
Chi sono?
Son forse un poeta?
No certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
“follia”.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
“malinconia”.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
nella tastiera dell’anima mia:
“nostalgia”
Son dunque… che cosa?
Io metto una lente
davanti il mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.
Aldo Palazzeschi
°°°°°
MI, KIU?
Ĉu eble poeto?
Ne, certe.
Ne skribas
krom unu vorton, ja strangan
la plumo de animo mia:
“furia”.
Ĉu eble pentristo?
Ne, ankaŭ.
Nur unu farb’ estas
en la paletro de animo mia:
“melankolia”.
Ĉu do muzikisto?
Ne, ankaŭ.
Nur unu not’ estas
en la klavaro de animo mia:
“nostalgia”.
Mi estas… do kio?
Mi lenson almetas
nun antaŭ la koron:
por montro ĉirkaŭe ĝi pretas.
Mi, kiu?
La mondvaganto de animo mia.
Aldo Palazzeschi, trad. Carlo Minnaja
(“Enlumas min senlimo”, LF-Koop, La-Chaux-de-Fonds 1990, p.39)