Personaggi

Abdus Salam

Il 21 novembre è l’anniversario della morte (nel 1996) del fisico pakistano Abdus Salam (1926-1996),

it.wikipedia.org/wiki/Abdus_Salam

Premio Nobel per la Fisica nel 1979, uno dei fondatori, ed a lungo Direttore, del prestigioso Centro Internazionale per la Fisica Teorica (International Centre for Theoretical Physics – ICTP) di Miramare-Trieste, oggi intitolato appunto a lui.

Abdus Salam è ricordato anche per il suo impegno nella diffusione della cultura scientifica a livello internazionale, e nel favorire la ricerca nei Paesi in via di sviluppo.

Nei 30 anni di permanenza a Trieste, Abdus Salam imparò perfettamente a parlare in italiano.

Trascrivo, con traduzione in italiano, parte di un articolo diffuso dalla Radiotelevisione Italiana-RAI (Radio Roma), nel quadro delle trasmissioni per l’estero, l’11 novembre 1979.

Allego un francobollo pakistano del 1998 in memoria del fisico.


(segue traduzione in italiano)

NOBEL-PREMIAJ ESPLOROJ

Teksto de Luigi Carandina, traduko de Antonio De Salvo

RADIO ROMA – ESPERANTO, 11.11.1979

La Reĝa Scienc-Akademio de Stokholmo atribuis la ĉi-jaran Nobel-premion por Fiziko, interalie, al la pakistana sciencisto Abdus Salam, kiu, de 15 jaroj, estas Direktoro de la Internacia Centro pri Teoria Fiziko de Miramare apud Triesto (Italio), organo de UNESKO kaj de la Viena Atom-Agentejo.

Prof. Abdus Salam, kune kun du usonaj kolegoj (Sheldon L. Glashow kaj Steven Weinberg, same Nobelpremiitoj), sukcesis fari decidan antaŭenpaŝon en la moderna fiziko, pruvante la identecon de la tiel diritaj “feblaj” fortoj, kiuj kuntenas la diversajn erojn de la atomo, kun la elektromagnetaj fortoj.

De kvar jarcentoj la homo klopodas transformi en universalajn leĝojn la fenomenojn, unuavide malsimilajn inter si, kiuj okazas ĉirkaŭ ni, surtere kaj en ĉielo. La unua ekzemplo de universaleco komenciĝis per la studoj pri la movo de Galilei, kaj per la postaj leĝoj pri la gravitaj fortoj eltrovitaj de Newton, laŭ kiuj ŝtono, kiu falas teren, obeas al la sama puŝo, kiu malebligas, ke la Luno falu sur la Teron, kaj la Tero sur la Sunon. Eĉ Galaksioj restas kune dank’ al la sama forto.

Dum pasinta jarcento naskiĝis alia, granda universala sintezo. Baterio de aŭtomobilo, kompaso kaj lumigita lampo, nome elektro, magnetismo kaj optiko, ne estas diversaj aferoj, sed ili naskiĝas el la sama fonto: la elektra ŝarĝo. Tiel naskiĝis, en 1878, dank’ al Maxwell, elektromagnetismo.

Pli poste, oni havis la intuicion, ke ekzistas aliaj ŝarĝoj (nomitaj “feblaj fortoj”) inter la nukleaj fortoj, kiuj strikte kuntenas la erojn de la atoma kerno, kaj la elektromagnetajn fortojn, kiuj disvolviĝas ĉirkaŭ la atomo. Estis Enrico Fermi, kiu sukcesis, unue, eltrovi unu solan matematikan rilaton, en perfekta paralelismo kun elektromagnetismo. Neniu, tamen, en la tridekaj jaroj, povis supozi, ke temas pri analogio tiel profunda, ke ĝi povas konduki al la agnosko de sama fonto por la feblaj fortoj kaj por tiuj elektromagnetaj.

Prof. Abdus Salam kaj la aliaj du sciencistoj sukcesis eksperimente pruvi, ke elektromagnetismo, kiun ĝis nun oni taksis fundamento de fiziko, siavice estas derivaĵo de io eĉ pli fundamenta, kiu naskas, samtempe, kaj la elektran kaj la feblan ŝarĝon.

°°°°°

(traduzione):

Luigi Carandina: RICERCHE DA PREMIO NOBEL

RADIO ROMA – ESPERANTO, 11.11.1979

L’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma ha attribuito il Premio Nobel per la Fisica di quest’anno, tra gli altri, allo scienziato pakistano Abdus Salam, che da 15 anni è Direttore del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare presso Trieste (Italia), organo dell’UNESCO e dell’Agenzia Atomica di Vienna.

Prof. Abdus Salam, insieme con due colleghi statunitensi (Sheldon L. Glashow e Steven Weinberg, anche loro Premi Nobel), è riouscito a compiere un decisivo passo in avanti nella fisica moderna, dimostrando l’identità, con le forze elettromagnetiche, delle cosiddette forze “deboli”, che tengono insieme le diverse particelle dell’atomo.

Da quattro secoli l’uomo tenta di trasformare in leggi universali i fenomeni, a prima vista diversi tra di loro, che avvengono intorno a noi, in terra e in cielo. Il primo esempio di universalità cominciò con gli studi sul moto di Galilei, e con le successive leggi sulla forza di gravità scoperte da Newton, in base alle quali una pietra che cade a terra obbedisce alla medesima spinta che impedisce che la Luna cada sulla Terra, e la Terra sul Sole. Perfino le Galassie rimangono unite grazie alla medesima forza.

Nel secolo scorso nacque un’altra, grande sintesi universale. La batteria di un’automobile, la bussola e una lampada illuminata, magnetismo e ottica, non sono cose diverse, ma nascono dalla medesima fonte: la carica eletrica. Così nacque, nel 1878, grazie a Maxwell, l’elettromagnetismo.

In seguito, si ebbe l’intuizione che esistessero altre cariche (chiamate “forze deboli”), tra le forze nucleari che tengono strette insieme le particelle del nucleo atomico e le forze elettromagnetiche che si sviluppano intorno all’atomo. Fu Enrico Fermi che, per primo, riuscì a trovare un’unica relazione matematica, in perfetto parallelismo con l’elettromagnetismo. Nessuno, però, negli anni trenta poteva supporre che si trattasse di una analogia così profonda da poter condurre a riconoscere una medesima fonte per le forze deboli e per quelle elettromagnetiche.

Il Prof. Abdus Salam e gli altri due scienziati sono riusciti a dimostrare sperimentalmente che l’elettromagnetismo, finora ritenuto un fondamento della fisica, a sua volta  è la derivazione di qualcosa ancor più fondamentale, che dà origine, al tempo stesso, alla carica elettrica ed a quella debole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *