Il 5 novembre è l’anniversario della nascita (nel 1942) del cantautore ed attivista politico italiano (emiliano) Pierangelo Bertoli (1942-2002),
it.wikipedia.org/wiki/Pierangelo_Bertoli
famoso per i testi di canzoni di denuncia sociale, che nascevano anche dalla particolare sensibilità dovuta alla sua invalidità, peraltro gestita con coraggio e dignità (colpito da poliomielite, era costretto su una sedia a rotelle).
Ho già parlato di lui il 7 novembre 2018, nell’anniversario della morte.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/11/07/pierangelo-bertoli/
Trascrivo, in italiano e nella traduzione in Esperanto, la sua canzone “Eppure soffia” (Tamen blovas), e allego un francobollo italiano del 2016, su bozzetto di Anna Maria Maresca, sulla necessità di preservare il mondo dall’autodistruzione.
EPPURE SOFFIA
Parole di Pierangelo Bertoli, musica di Alfonso Borghi
www.youtube.com/watch?v=hOxLD7Eb9h4
E l’acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte
un’isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie.
Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all’istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario
e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori.
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie
eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli
Eppure il vento soffia ancora!!
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TAMEN BLOVAS
Vortoj de Pierangelo Bertoli, muziko de Alfonso Borghi
trad. Giuseppe Castelli
www.cinquantini.it/esperant/kantoj/bertoli.html#TAMEN%20BLOVAS
La akvo jam plenas je ŝaŭmo, je fum’ la aero;
pereas je lepro ĥemia la viv’ en rivero;
apenaŭ flugetas la birdoj malsanaj je morto:
la vivon detruis filistra, glacia perforto.
De tuta insul’ en la maro troviĝis la tombo:
falsita progreso sin volis amuzi per bombo.
La pluvo ne donas trinkaĵon al la ter’, kiu vivas,
sed, male, liveras la morton: ĝi radiaktivas.
Kaj tamen vento pluas blovi,
akvon kirli kaj velboatojn ŝovi;
ĝia kanto tra la folioj venas
dum la florojn ĝi kisas kaj ne prenas.
Malkovris la mon’ iun tagon la mondo-militon
igante la fian instinkton komenci la riton;
ĝi murdis, detruis, bruligis: preĝado kruela;
la tero kovriĝis funebre per tuko malhela.
Kaj baldaŭ al novaj sekretoj la vojon ni trovos,
plenigi aliajn planedojn per koto ni povos;
militon kaj rubon ni portos al foraj stelaroj:
la krimojn faritajn al vivo ni nomas “eraroj”.
Kaj tamen vento pluas blovi,
akvon kirli kaj velboatojn ŝovi;
ĝia kanto tra la folioj venas
dum la florojn ĝi kisas kaj ne prenas;
la montojn tamen ĝi karesas,
la kamparon tuŝeti ĝi ne ĉesas;
la virinajn hararojn ĝi malkombas,
ĝi paseras, hirundas kaj kolombas;
kaj tamen vento pluas blovi…