Personaggi

Carlo Collodi

Il 26 ottobre è l’anniversario della morte (nel 1890) dello scrittore e giornalista italiano (fiorentino) Carlo Lorenzini (1826-1890), noto con lo pseudonimo Carlo Collodi, che assunse a partire dal 1856 dal nome della località (Collodi, presso Pescia/ Pistoia) dove era nata la madre
it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Collodi
Carlo Collodi è famoso soprattutto per il romanzo “Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”, più noto come “Pinocchio”, tradotto praticamente in tutte le lingue di cultura, compresi il latino e l’Esperanto.
Il personaggio di Pinocchio (il burattino, il cui naso cresce quando dice bugie) è noto in tutto il mondo, con vari adattamenti iconografici (una delle più famose interpretazioni è quella di Walt Disney).
Ho già accennato tre volte a Pinocchio:
– il 16 luglio 2017, a proposito dello spettacolo di canzoni per bambini “Lo zecchino d’oro”

Zecchino d’oro


– il 13 giugno 2018, a proposito del Cardinale Giacomo Biffi, autore del saggio “Contro Mastro Ciliegia”, ispirato alle Avventure di Pinocchio

Giacomo Biffi


tradotto in Esperanto da Armando Zecchin
www.ueci.it/eldonoj/verkoj/k_majstro_cxerizo.htm
– il 23 luglio 2018, a proposito della canzone di Edoardo Bennato “Il Gatto e la Volpe”

Eduardo Bennato


Ho parlato di Carlo Collodi due volte:
– indirettamente (senza nominarlo), il 29 maggio 2018, a proposito della battaglia di Curtatone e Montanara, alla quale Carlo Lorenzini (non ancora Collodi) prese parte nel 1848, quando aveva 22 anni

Addio mia bella addio


– il 16 maggio 2017, perché nel 1875 tradusse in italiano le Favole di Charles Perrault

Charles Perrault


Altre tappe importanti della vita di Collodi furono:
– nel 1859, la partecipazione alla seconda guerra d’indipendenza come soldato regolare piemontese;
– nel 1868, l’incarico (da parte del ministero della Pubblica Istruzione del neonato Regno d’Italia) della redazione di un dizionario della lingua italiana parlata (“Novo vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze”): è comico, al riguardo, che proprio quell’uso di Firenze, in base al quale si mirava ad unificare la lingua italiana, sia stato poi superato dal comune uso nazionale, che ad esempio ha sostituito “novo” con “nuovo”;
– nel 1877, la pubblicazione del libro per ragazzi “Giannettino”, e nel 1878 del libro per ragazzi “Minuzzolo”;
– il 7 luglio 1881, la pubblicazione, sul primo numero del giornalino per l’infanzia “Giornale per i bambini”, della prima puntata de “Le Avventure di Pinocchio”, con il titolo “Storia di un burattino”; nel 1883, la pubblicazione in volume de “Le Avventure di Pinocchio”.
“Pinocchio” è stato tradotto due volte in Esperanto:_
– nel 1930, da Mirza Marchesi, The Esperanto Publishing Company, London 1930;
– nel 2003 da József Horváth (Giuseppe Croatini), FEL
digilander.libero.it/nicolaruggiero/pinokjo/index.html
(Recensione di Carlo Minnaja su “Monato” 2003-6, p. 20-21).
Hanno trattato di “Pinocchio” anche:
– nei primi anni cinquanta del secolo scorso, Radio Roma-Esperanto trasmise una sintesi sceneggiata del romanzo, interpretata dai componenti della famiglia Minnaja (Luigi, Carolina, Nicola, Carlo).
– Sen Rodin (Filippo Franceschi) in “Nu kaj do”, Exit, 2010, p. 81-83 (tra l’altro, Filippo Franceschi, decano degli esperantisti italiani viventi, è nipote di Mirza Marchesi);
– Davide Astori, “La aventuroj de Pinokjo: kiel evoluis Esperanto inter 1930 kaj 2003” (Le avventure di Pinocchio: come si è evoluto l’Esperanto tra il 1930 e il 2003).
In altre occasioni presenterò brani di “Pinocchio” (che non è affatto un “libro per ragazzi”, ma in modo piacevole svolge sagge riflessioni).
Allego le copertine della versione di “Pinocchio” in latino (“Pinoculus”, 1951) e in Esperanto (“La aventuroj de Pinokjo”, 2003).

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