Il 24 maggio è l’anniversario della nascita (nel 1900) dell’attore, drammaturgo e poeta italiano (napoletano) Eduardo De Filippo (1900-1984), conosciuto semplicemente con il nome Eduardo
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Senatore a vita della Repubblica italiana per meriti artistici, candidato al Premio Nobel per la Letteratura, uno degli autori italiani più rappresentati all’estero.
Allego la quarta pagina di copertina della rivista “L’Esperanto” 1984-10/11, con una foto di Eduardo, inviata poco prima di morire al noto esperantista Giorgio Pagano; la dedica, purtroppo difficilmente leggibile, dice in italiano: «A tutti gli Esperantisti, con l’augurio che l’esperanto, simbolo di pace e di fratellanza fra i popoli, possa affermarsi al più presto come lingua europea. Affettuosamente Eduardo De Filippo».
Nel successivo numero 1984-12, p. 8, Giorgio Pagano scrisse tra l’altro:
“Nel numero precedente della nostra rivista è stata pubblicata la foto che Eduardo De Filippo mi ha mandato, poco tempo fa, come testimonianza della sua grande simpatia per noi esperantisti.
Eduardo, per chi non lo sa, aveva nove anni quando per la prima volta sentì parlare di Esperanto. Fin da allora gli parve una proposta che avrebbe unito i popoli, e in seguito, si è sempre domandato perché mai non venisse messa in pratica.
Le cose della vita hanno voluto che quel biglietto e quella foto, dedicate a me e a tutti gli esperantisti, suonassero come testamento. Monito per quanti di noi, in modo dispersivo e ingenuo (non) si danno da fare per la promozione della cultura esperantista in Europa”.
… tion mi ne sciis, verŝajne li ĝojus se li ekscius, ke mi antaŭ 25 jaroj esperantigis lian unuaktan komedion”Genneraniello”, kiun mi esperante titolis Ĝenĉjo…
ie inter miaj paperaĵoj devus kuśi la tajpita manuskripto..