Personaggi

Erasmo

Il 12 luglio ricorre la morte (nel 1536) del teologo, filosofo, umanista e scrittore olandese Gerhard Gerhards (1466/1469-1536)
it.wikipedia.org/wiki/Erasmo_da_Rotterdam
eo.wikipedia.org/wiki/Erasmo_de_Roterdamo
​che si firmava Desiderius Erasmus Roterodamus, ed è conosciuto in italiano come Erasmo da Rotterdam, e in Esperanto come Erasmo de Roterdamo
​Viaggiò per tutta l’Europa (fu anche in Italia; e morì in Svizzera a Basilea), criticando tutto quello che poteva essere criticato (senza però mai offendere, malgrado la foga polemica): la Chiesa cattolica (senza però aderire alla Riforma protestante), società, persone, testi, culture.
È famoso per tre cose:
– il volume satirico in latino “Stultitiae Laus” ovvero “Moriae Encomium”, conosciuto in italiano come “Elogio della follia” oppure “Elogio della pazzia”, e in Esperanto come “Laŭdo de l’ Stulteco” oppure “Laŭdo de malsaĝeco”;
– una raccolta di proverbi latini e greci commentati, nota come “Adagiorum chiliades” oppure semplicemente “Adagia”;
– un’edizione critica del Nuovo Testamento (nota in seguito come “Textus Receptus”), per la quale Erasmo si impegnò nello studio del greco antico, e che costituì la base per la traduzione tedesca di Lutero e quella inglese conosciuta come “King James Version” (in italiano “Bibbia di Re Giacomo”, in Esperanto “Biblio de Reĝo Jakobo”).
Erasmo ha lasciato anche una profonda traccia nello studio della lingua greca antica: ancora oggi, essa viene letta comunemente secondo i criteri indicati da Erasmo, anziché secondo le regole del greco bizantino e moderno (in particolare, il cosiddetto “etacismo”: la lettera “eta” viene letta “e” anziché “i”, da cui deriva che ad esempio in italiano si dice “democrazia” e in Esperanto “demokratio”, mentre nella Grecia odierna si pronuncia “dimokratia”).
Una curiosità: generalmente si ritiene che derivi da Erasmo da Rotterdam il nome del noto programma europeo “Erasmus”, che si prefigge gli scambi studenteschi; invece, ance se certamente non manca un’allusione alla mobilità di Erasmo, si tratta dell’acronimo formato con le iniziali delle parole inglesi “European Region Action Scheme for the Mobility of University Students” (Schema di Azione Regionale Europea per la Mobilità degli Studenti Universitari).
​In Esperanto esistono queste traduzioni:
– Laŭdo de malsaĝeco (Elogio della follia), trad. Hendrik Bulthuis, in manoscritto presso l’UEA (secondo “Esperanto de UEA 1964-1, p. 5);
​- Laŭdo de l’ Stulteco (Elogio della folia), trad. Gerrit Berveling, UEA 1988;
– Familiaraj dialogoj (Dialoghi familiari), brani nella Germana Antologio (Antologia Tedesca);
​- Antaŭparoloj al la Nova Testamento (Prefazioni al Nuovo Testamento) – Zwolle, VoKo, Voĉoj Kristanaj 2011.
​Inoltre, in “Literatura Mondo” 1935-3, pagg. 71-72, è pubblicata la recensione della biografia in lingua tedesca “Triumph und Tragik des Erasmus von Rotterdam” (Trionfo e tragedia di Erasmo da Rotterdam), di Stefan Zweig.
​Trascrivo la recensione di Alessandro Amerio del libro “Laŭdo de l’ stulteco” (da “L’Esperanto” 1989-10), ed allego:
​- un francobollo olandese del 1969;
– la copertina della versione in esperanto dell’Elogio della follia, trad. Gerrit Berveling.


Erasmo de Rotterdam, Laŭdo de l’ stulteco (1511). El la latina tradukis Gerrit Berverling. Eld. UEA, 1988. Serio Oriento-Okcidento.
Kiam ankoraŭ l’ aero pezis je Mezepoko, Erasmo de Rotterdam travojaĝis Eŭropon, celante pliriĉigi sin: estis fundamenta paŝo al tiu grandioza epoko de okcidenta kulturo, kiun oni nomas humanismo.
Dum sia viv-vojaĝo Erasmo havis la eblecon koni multon de la homo.
Ironie, kvazaŭ ŝerce, li rakontas al ni, kion li eksciis: ĉiun flankon de la homa socio li, gvidata de stulteco, esploras, nudigas, ridindigas, neniam forgesante la lumon de la homa racio, kiu nura povas montri la veron, kiu kuŝas sub amaso da fikcioj, konformismoj kaj mensogoj.
Rezultas el ĉio ĉi verva verko, kiu, krom sia historia kaj kultura valoro, daŭre instruas ne konsideri sin tro serioze, por kompreni sin serioze.
Bonkvalitaj traduko kaj eldono konkludas la tuton, estigante el ĉi tiu verko, leginda por ĉiu ajn, pluan paŝon antaŭen por Esperanto-kulturo.
Alessandro Amerio
(“L’Esperanto” 1989-10)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *