Il 23 settembre è l’anniversario della morte (nel 1973, in circostanze non chiare) del poeta, diplomatico e politico cileno Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, conosciuto con lo pseudonimo Pablo Neruda (1904-1973)
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Premio Nobel per la Letteratura nel 1971.
Scelse il nome d’arte in onore dello scrittore e poeta ceco Jan Neruda
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Ebbe come insegnante la poetessa Gabriela Mistral
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Fin dai tempi della guerra civile di Spagna, dopo l’assassinio di Federico García Lorca
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fu un convinto e duro comunista, il che lo costrinse (in particolare quando il Presidente cileno Gabriel González Videla
it.wikipedia.org/wiki/Gabriel_Gonz%C3%A1lez_Videla
mise fuori legge il partito comunista cileno) a vivere lungamente in esilio fuori del suo Paese (fu anche in Italia).
La città di Bologna, all’epoca “rossa”, gli intitolò una strada pochi mesi dopo la morte, senza attendere i dieci anni normalmente prescritti; Paesi del blocco comunista (Cecoslovacchia, Ungheria, Repubblica Democratica Tedesca, Cuba) emisero francobolli in suo onore, mentre il Cile lo ha ricordato filatelicamente, per la prima volta, solo nel 1991, dopo la fine della dittatura di Augusto Pinochet
it.wikipedia.org/wiki/Augusto_Pinochet
Giorgio Silfer (Valerio Ari), invece, accenna criticamente a lui nella poesia “Verkistoj al la povo servis, flatis”, in “Literatura Foiro” 2008-233, p. 115, tra i letterati di ogni tempo che hanno “servito il potere, o l’hanno adulato”:
Pablo Neruda ankaŭ himnis
celebrante la sovetian bombon
(Pablo Neruda anche inneggiò
celebrando la bomba sovietica).
Fiero avversario dell’ingerenza degli USA negli affari cileni, Pablo Neruda fu uno dei più vigorosi sostenitori del Presidente Salvador Allende
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In Italia è conosciuto, oltre e forse più che per la sua produzione poetica, per il suo impegno civile e politico, e (in modo distorto) per il film “Il postino”
http
diretto da Michael Radford
it.wikipedia.org/wiki/Michael_Radford
liberamente ispirato al romanzo “Ardiente paciencia” (o “El cartero y PabloNeruda”- Il postino di Neruda – La leterportisto) del cileno Antonio Skármeta
it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Sk%C3%A1rmeta
Il film fu interpretato da Massimo Troisi
it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Troisi
Philippe Noiret
it.wikipedia.org/wiki/Philippe_Noiret
e Maria Grazia Cucinotta
it.wikipedia.org/wiki/Maria_Grazia_Cucinotta
(Nel film, Neruda è in esilio su una imprecisata isola dell’Italia meridionale, dove tutti sono analfabeti; per recapitare al poeta la corrispondenza, si rende necessario assumere per la prima volta un postino. In realtà, nel 1952 Neruda fu in esilio a Capri
it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Capri
e Ischia
it.wikipedia.org/wiki/Isola_d%27Ischia
i cui abitanti, però, già all’epoca non erano tutti analfabeti).
In Esperanto esiste la traduzione di_
– un gruppo di poesie della raccolta “Canto general” (Kanto Ĝenerala – Canto generale), trad. George Lagrange, Michel Duc Goninaz e Bernard Behra, Paris, SAT 2010; alcune di quelle poesie sono state musicate da Mikis Theodorakis
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/07/29/mikis-theodorakis/
– “Veinte poemas de amor y una canción desesperada” (Dudek ampoemoj kaj unu malespera kanto – Venti poesie d’amore e una canzone disperata), trad. José F. Arroyo, Madrid 1982
www.esperanto.es:8080/jspui/bitstream/11013/107/1/Neruda20amapoemoj.pdf
– “Veinte poemas de amor y una canción desesperada” (Dudek poemoj amaj kaj unu despera kanto – Venti poesie d’amore e una canzone disperata), trad. Fernando de Diego, Chapecò, Fonto 1997;
– i primi cinque versi (traduzione pubblicata nell’opuscolo “Florenco alia historio” – Firenze un’altra storia, edito nel 2006 in occasione del 91° Congresso Universale di Esperanto di Firenze) di una poesia composta dopo la visita in Palazzo Vecchio, il 9 gennaio 1951, al “Sindaco Operaio” (comunista) di Firenze Mario Fabiani(1912-1974)
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Trascrivo (in spagnolo, italiano e in Esperanto) i primi cinque versi della poesia del 1951; in altra occasione presenterò le poesie (spesso belle) non di carattere politico.
Allego:
– il francobollo cecoslovacco del 1974 in memoria di Pablo Neruda, con l’annullo del giorno di emissione;
– il francobollo italiano del 1996 in onore di Massimo Troisi.
LA CIUDAD
Y cuando en el Palacio Viejo,
bello como un ágave de piedra,
yo subí los escalones consumados,
pasé por los antiguos cuartos
y vino darme el bienvenido un obrero,
jefe de la Ciudad, del viejo río,
de las casas talladas como en piedra de luna,
no me surprendí:
la maestad del Pueblo gobernaba.
…..
Pablo Neruda
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LA CITTÀ
www.youtube.com/watch?v=RgGsqTJQhaU
E quando in Palazzo Vecchio, bello come un’agave di pietra,
salii i gradini consunti, attraversai le antiche stanze,
e uscì a ricevermi un operaio, capo della città,
del vecchio fiume, delle case tagliate come in pietra di luna,
…io non me ne sorpresi: la maestà del popolo governava.
…..
Pablo Neruda
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LA URBESTRO LABORISTO
Kaj kiam en palaco “Vecchio”
bela kiel agavo el ŝtono
mi laŭiris la salonojn konsumitajn,
trairis la antikvajn ĉambrojn,
kaj venis atendi min iu laboristo,
estro de la urbo de la malnova rivero,
de la domoj ĉizital kiel en lunaj ŝtonoj,
mi ne miris:
la majesto de la popolo regas.
Pablo Neruda, trad. Renato Corsetti
(Florenco, alia historio, 2006, p. 8)