Il 29 luglio ricorre la nascita (nel 1925) del compositore greco Mikis Theodorakis
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famoso anche per il suo impegno politico: membro della Resistenza durante l’occupazione italo-tedesca della Grecia; combattente comunista nella successiva guerra civile; internato e deportato; attivista nella lotta contro una monarchia autoritaria ed una classe dirigente nazionalista, tradizionalista e bigotta; oppositore del regime di destra dei Colonnelli (1967-1974); imprigionato, torturato e confinato, con la messa al bando della sua musica, che però continuò a circolare clandestinamente; liberato nel 1970 grazie alla mobilitazione dell’opinione pubblica internazionale.
Tornato in libertà, lavorò per la riconciliazione tra i greci, senza spirito di vendetta, contro l’intolleranza e l’affarismo, usando musica e cultura per costruire ponti tra i popoli; per questo è malvisto sia dall’estrema destra che dall’estrema sinistra, e viene contestato quando lascia la sinistra per passare al centro.
Le sue canzoni sono sempre meno popolari in Grecia; all’estero, invece, Theodorakis (che adesso ha raggiunto 92 anni, nonostante le traversie) rimane un simbolo della vitalità di un piccolo Paese che ha sì tanti problemi, ma ha pure una grande anima, con personaggi del calibro (per limitarci ai tempi più recenti) di Maria Callas, Costas Gavras, Yorgos Seferis, Irene Papas, Melina Mercouri.
In Italia, Theodorakis è conosciuto soprattutto come autore della colonna sonora del film “Alexis Zorbas” (in italiano, “Zorba il greco”), con il “sirtaki”
danza ispirata alla musica popolare greca, ma creata da Theodorakis; e per la canzone “O Kaimòs” (= Il dolore), tradotta in italiano con il titolo “Fiume amaro” e cantata da Iva Zanicchi (testo greco di Dimitris Christodoulou, testo italiano di Sandro Tuminelli)
anche se a molti sfugge il significato profondo della canzone, struggente canto di passione e di sofferenza.
In Esperanto esiste:
– la versione di “O Kaimòs – Fiume amaro”, con il titolo “Amarrivero”
www.cinquantini.it/esperant/kantoj/sanremo.html#AMARRIVERO
– la traduzione di 9 brani dell’opera di Pablo Neruda “Canto general” (Canto generale – Kanto ĝenerala), in parte musicati da Theodorakis; la traduzione (di Georges Lagrange, Michel Duc Goninaz e Bernard Behra) è stata pubblicata nel 2010 dalla SAT-Eldona Fako Kooperativa
www.satesperanto.org/eldonkooperativo/spip.php?article74
– la versione (di Pedro A. Hernandez Ubeda e Tonjo/ Toño del Barrio) di un articolo politico di Theodorakis del 22 dicembre 2005 (“La herooj komparataj kun la krimuloj” – Gli eroi paragonati ai criminali)
www.satesperanto.org/La-herooj-komparataj-kun-la.html
– la versione (di Markovo-Vito e Georgo Sgurdos’) di un Appello di Theodorakis del 12 febbraio 2012 “all’opinione pubblica internazionale” (Alvoko al la internacia publika opiniularo)
satesperanto.org/Alvoko-de-Mikiso-Teodorakiso-al.html
Trascrivo la canzone “Fiume amaro – Amarrivero” in italiano e in Esperanto, ed allego:
- la copertina del disco con le canzoni di Theodorakis interpretate da Iva Zanicchi;
- la copertina di un disco di Theodorakis, con un ritratto dell’artista.
FIUME AMARO
Parole di Dimitris Christodoulou – Sandro Tuminelli
Musica di Mikis Theodorakis
È un fiume amaro dentro me,
il sangue della mia ferita,
ma ancor di più, è amaro il bacio
che sulla bocca tua, mi ferisce ancor,
ma ancor di più, è amaro il bacio
che sulla bocca tua, mi ferisce ancor.
Lunga è la spiaggia e lunga è l’onda,
l’angoscia è lunga, non passa mai.
Il pianto cade sul mio peccato,
sul mio dolore, che tu non sai.
È un fiume amaro dentro me,
il sangue della mia ferita,
ma ancor di più, è amaro il bacio
che sulla bocca tua, mi ferisce ancor,
ma ancor di più, è amaro il bacio
che sulla bocca tua, mi ferisce ancor.
E tu non sai che cosa è il gelo,
cos’è la notte senza la luna
e il non sapere in quale istante
il tuo dolore ti assalirà.
È un fiume amaro dentro me,
il sangue della mia ferita,
ma ancor di più, è amaro il bacio
che sulla bocca tua, mi ferisce ancor,
ma ancor di più, è amaro il bacio
che sulla bocca tua, mi ferisce ancor.
AMARRIVERO
Vortoj de Dimitris Christodoulou – Sandro Tuminelli
Muziko de Mikis Theodorakis
Trad. —
Vastas marbordo, longas la ondo,
fortas la tristo, premas la pek’.
Vastas marbordo, longas la ondo,
fortas la tristo, premas la pek’.
Amare fluas en mi mem
la sangriver’ el vundo mia,
eĉ pli amare gustas kiso
vundiga sur la buŝo via,
eĉ pli amare gustas kiso
vundiga sur la buŝo via.
Neniam spertis vi atendadon,
en nokto frosta, nigra, senluna,
se vi pri tio foje konscios,
tiam doloro katenos vin.
Amare fluas en mi mem
la sangriver’ el vundo mia,
eĉ pli amare gustas kiso
vundiga sur la buŝo via,
eĉ pli amare gustas kiso
vundiga sur la buŝo via.
Vastas marbordo, longas la ondo,
fortas la tristo, premas la pek’.
Vastas marbordo, longas la ondo,
fortas la tristo, premas la pek’.