Personaggi

Giuseppe Ravizza

Il 30 ottobre è l’anniversario della morte (nel 1885) dell’inventore italiano (piemontese) Giuseppe Ravizza (1811-1885).

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Probabilmente, il suo nome non dice nulla; ma a lui si deve l’invenzione, nel 1837, della macchina per scrivere (chiamata “cembalo scrivano” perché simile allo strumento musicale).

Ravizza brevettò l’apparecchio nel 1855, e nel 1856 ne presentò una versione migliorata all’Esposizione Industriale di Torino, ma riuscì a venderne soltanto pochi esemplari, dato che all’epoca sembrava utopistico sostituire la scrittura manuale con una meccanica.

La macchina di Ravizza fu esposta anche in Inghilterra, ed è verosimile che lì l’abbia vista lo statunitense Christopher Latham Sholes, che nel 1868 brevettò, per conto della ditta Remington, una macchina basata sugli stessi principi di quella di Ravizza.

L’italiano non trasse alcun profitto dalla sua invenzione; anzi, era ripreso e deriso dai suoi stessi familiari, i quali non sopportavano che “perdesse tempo” inutilmente, e spendesse somme ingenti per inseguire quello che sembrava un utopistico miraggio.

Allego:

– un manifesto pubblicitario del 1912 per la macchina per scrivere italiana “Olivetti” di Ivrea;

– p. 169 della rivista “L’Esperanto” 1931-8/9, con la pubblicità di una macchina per scrivere Olivetti munita di tastiera adatta alla scrittura in Esperanto.

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