Il 24 marzo è l’anniversario della nascita (nel 1797) del filosofo, teologo e scrittore italiano (trentino, quando il Trentino era austriaco) Antonio Rosmini Serbati, conosciuto come Antonio Rosmini (1797-1855).
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Sacerdote cattolico, entrò in conflitto con il Vescovo austriaco di Trento Johann Nepomuk von Tschiderer (Giovanni Nepomuceno Tischiderer) per le sue posizioni anti-austriache, e con la Chiesa, per le idee esposte nei volumi “Sull’unità d’Italia”, “Le cinque piaghe della santa Chiesa” e “La costituzione secondo la giustizia sociale”, messi all’Indice dei libri proibiti.
Successivamente riabilitato, è stato proclamato Beato il 18 novembre 2007.
Autore di numerose opere di filosofia, logica, psicologia e teologia, Rosmini postulava (in contrasto con il socialismo e il comunismo) uno Stato il cui intervento fosse ridotto ai minimi termini, e la rinuncia del Papato al potere temporale.
Suoi brani sono stati tradotti in Esperanto da Carlo Minnaja, e pubblicati nel 2014 nel volume “Trentlando: Verkistoj, legendoj, kantoj”, p. 13-16.
Allego il francobollo italiano del 1955 per il primo centenario della morte.