Personaggi

Anne Frank

Il 12 giugno è l’anniversario della nascita (nel 1929) della giovane tedesca di origine ebraica Annelies Marie Frank, conosciuta come Anne Frank (in Italia, Anna Frank);
it.wikipedia.org/wiki/Anna_Frank
della sua data di morte si conosce con precisione soltanto l’anno, 1945, perché, rifugiatasi con la famiglia ad Amsterdam e divenuta apolide, durante l’occupazione tedesca dei Paesi Bassi fu arrestata per una delazione anonima, e deportata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove trovò la morte nel febbraio o marzo 1945 (sul francobollo in sua memoria emesso dalla Repubblica Federale di Germania nel 1979 è scritto “31 marzo 1945”, ultima data possibile).
Anne Frank è famosa per un “Diario” (“Het Dagboek van Anne Frank”), che scrisse nei due anni in cui, per sfuggire ai nazisti, era nascosta con la famiglia ad Amsterdam in una cosiddetta “casa retrostante” (Achterhuis in olandese) in Prinsengracht 263, una costruzione situata dietro un edificio principale, e quindi in grado di essere meno notata.
Il libro è stato tradotto in moltissime lingue (in Esperanto, due volte: v. sotto), ed è diventato il simbolo della Shoah.
Trascrivo, con traduzione in italiano, parte della recensione (di un russo emigrato negli Stati Uniti) della più recente delle due versioni in Esperanto, ed allego il francobollo tedesco del 1979 in memoria di Anne Frank.


(segue traduzione in italiano)
LA PLEJ FAMA TAGLIBRO
Tiu ĉi libro estas ligita kun ĉeno da mirakloj. Ĝin verkis dum du jaroj en kaŝejo sub konstanta minaco de aresto juda knabino el Nederlando. Ĝi aperis ĉiulande kaj ĉiulingve, eĉ en Sovetio, kiu sisteme prisilentis suferojn de la juda popolo dum la dua mondmilito.
Unu el la fruaj tradukoj estis tiu en Esperanto de Degenkamp. La nunan, pli ampleksan, tradukon faris Nora Bartels, kiu, pro sia blindeco, devis manipuli ne nur la nederlandan kaj esperantan, sed ankaŭ brajlajn variantojn de la teksto. Kaj fine la libron eldonis mirinde bele kaj zorge la japana eldonejo Libroteko Tokio.
Eble, ne ĉiuj legis tiun verkon, sed evidente ĉiuj scias, ke temas pri sincera taglibro verkita dum la germana okupado; taglibro verkita de ĉarma knabino, kiu ne estis anĝelo, sed reala knabino kun siaj justaj kaj maljustaj juĝoj, kun siaj amoj kaj malamoj – knabino, kiu estis transformiĝanta en virinon kaj kiu estis pereigita en faŝista koncentrejo. Same estis pereigitaj ĉiuj infanoj de Ludoviko Zamenhof. Same estis pereigitaj ses milionoj da aliaj homoj. Ilia sola “kulpo” estis aparteno al la juda nacio. Estas nekredeble, ke tio okazis en la “civilizita” Eŭropo en la “civilizita” 20a jarcento. Niaj posteuloj apenaŭ povos imagi kaj kompreni tiun barbarecon.
Kontraŭhomaj reĝimoj kaj iliaj subtenantoj ne malaperis. La taglibro de la knabino el Nederlando estas ne nur tre interesa legaĵo, sed ĝi ankaŭ restas memorigo pri la minaco, kiu plu pendas super nia planedo.
Boris Kolker, “Monato”, 1998-2, p. 16
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(traduzione):
IL DIARIO PIÙ FAMOSO
Questo libro è legato a una serie di miracoli. Lo scrisse per due anni in un nascondiglio sotto la costante minaccia di arresto una ragazza ebrea dell’Olanda. È apparso in tutti i Paesi e in tutte le lingue, perfino in URSS, che sistematicamente passava sotto silenzio le sofferenze del popolo ebreo durante la seconda guerra mondiale.
Una delle prime traduzioni fu quella in Esperanto di Degenkamp. L’attuale traduzione, più ampia, è stata fatta da Nora Bartels, la quale, a causa della sua cecità, ha dovuto maneggiare non solo il testo in olandese e in Esperanto, ma anche la variante in braille. E infine, il libro è stato edito in modo mirabile ed accurato dalla editrice giapponese “Libroteko” di Tokio.
Forse, non tutti hanno letto quest’opera, ma ovviamente tutti sanno che si tratta di un diario sincero, scritto durante l’occupazione tedesca; un diario scritto da una graziosa ragazzina, che non era un angelo, ma una ragazza reale, con i suoi giudizi giusti e ingiusti, con i suoi amori e i suoi odi, – una ragazzina, che stava trasformandosi in donna e che fu uccisa in un campo di concentramento fascista. Allo stesso modo furono uccisi tutti i figli di Ludovico Zamenhof. Allo stesso modo furono uccisi sei milioni di altre persone. La loro unica “colpa” era l’appartenenza alla nazione ebraica. È incredibile che questo sia accaduto nella “civile” Europa e nel “civile” 20° secolo. I nostri posteri potranno a stento immaginare e capire questa barbarie.
Regimi disumani e loro sostenitori non sono scomparsi. Il diario della ragazzina dei Paesi Bassi non è solo una lettura interessante, è anche un monito della minaccia che tuttora incombe sul nostro pianeta.
Boris Kolker, “Monato”, 1998-2, p. 16
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Tradukoj al Esperanto – Traduzioni in Esperanto
– “Taglibro: (la postdomo) de Anne Frank”. trad. G. J. (Gijsbertus Johannes) Degenkamp, Scheveningen, Heroldo de Esperanto, 1959. – 219 p.
eo.wikipedia.org/wiki/La_postdomo_(taglibro)
– “Taglibro de Anne Frank”, trad. Nora Bartels, Libroteko, Tokio, 1997. 299 p.

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