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Gregor Mendel

Il 6 gennaio è l’anniversario della morte (nel 1884) del naturalista ceco (moravo) di lingua tedesca Johann Mendel, conosciuto come Gregor Mendel (1822-1884) dal nome Gregor che assunse quando divenne monaco agostiniano
it.wikipedia.org/wiki/Gregor_Mendel
Non apprezzato in vita (tra l’altro, non superò l’esame di ammissione all’Università di Vienna), e non compreso dalla scienza ufficiale per la novità delle sue intuizioni, è oggi considerato il fondatore della moderna genetica, per le sue osservazioni sui caratteri ereditari.
Trascrivo, al riguardo, con traduzione in italiano, parte di un articolo di Vítězslav Orel (1926-2015), trad. Jiří Kořínek, pubblicato sulla rivista “Esperanto de UEA” 1965-8, p. 150-151, ed allego un francobollo vaticano del 1984, uno dei tanti emessi in onore di Mendel da vari Paesi (quanto meno: Danzica 1939, Cecoslovacchia 1965, Austria 1984, R.F. Germania 1984, Repubblica Ceca 2012, Portogallo 2015).


(Segue traduzione in italiano)

PERSONECO KAJ VERKO DE GREGOR MENDEL
Nunjare forpasis cent jaroj de la tempo, kiam abato Gregor Mendel en Malnovbrna monaĥejo en Brno faris siajn en biotiko epokfarajn malkovrojn, kiujn li prezentis ĉe la kunsido de Naturscienca Societo en Brno en marto 1865. Kvankam tiutempe neniu komprenis la gravecon de liaj malkovroj, kiuj preskaŭ forgesiĝis, post lia morto diversaj biologoj venis al samaj esploraj rezultatoj, kaj la scienco Gregoron Mendel agnoskis kiel fondinton de genetiko.
Mendel naskiĝis la 22-an de julio 1822 en vilaĝeto Hynčice. Lia patro estis kamparano. Ĉirkaŭ la farmdomo estis vasta horto, en kiu li greftadis la arbojn kaj kulturis tiam plej fekundajn speciojn de fruktarboj.
La malgranda Johano Mendel atentigis pri sia talento jam en la elementa lernejo en Hynčice, kaj tiel li atingis la pli altan studadon. Jam tiam manifestiĝis lia sopiro je klerigo. El la medio de sia gepatra domo kaj naskiĝvilago li kunportis por la plua vivo amon al la naturo kaj vastan intereson pri la plantoj kaj bestoj.
Mezlernejon Mendel trapasis eminentprospere. En la jaro 1838 estis lia patro vundita kaj ne povis lin plu subteni ĉe la studoj. Juna Johano (pli poste Gregoro) venis en malfacilan situacion, kaj vivtenis sin per helpinstruado. En tiu tempo kaŭzis timo pri la necerta estonteco kaj anima trostreĉiteco al li iom gravan malsaniĝon, tiel ke li devis interrompi la studadon. Pli poste dum la studado en la filozofia instituto en Olomouc li venis samkaŭze en pluan pezan krizon, kaj malsaniĝis duafoje tiel grave, ke li devis por tuta jaro interrompi la studojn.
Poste en la monaĥejo li trovis eksterordinare favoran medion por ĉiuflanka disvolvo de sia talento merite de la grandanima, grandklera abato Cyril Napp. Post la fino de teologiaj studoj, abato Napp venis renkonte al la sopiro de Mendel, kaj post unujara sacerdota agado sendis lin instrui al gimnazio en Znojmo. En la lerneja medio sentis sin Mendel tre kontenta kai entuziasme ekinstruis. Jam post unu jaro sendis lin la lernejdirektoro al la universitato en Vieno submetiĝi al ekzamenoj. Mendel ne sukcesis, versimile mankis al li tuteca universitata klerigo.
Sed li ne fortimiĝis de plua klopodo. Li ankaŭ ne perdis pluan subtenon de lia superulo. Abato Napp sendis lin por 2 jaroj al Vieno laŭorde studi la natursciencojn. De la universitataj studoj li revenis al Brno kredeble jam kun la ideo efektivigi aŭdacan vastan esplorlaboron, kiu lin alkondukis — kiel li mem citas en la antaŭparolo de sia pliposta klasika laboro — “al solvo de iu problemo, kiu havas nesubtakseblan signifon por la historio de evoluo de organikaj formoj”.
La sekvintajn 10 jarojn, kiam li aktivis en Brno kiel instruisto de fiziko kaj naturscienco, kun granda diligento kaj koncentriĝo li praktikadis eksperimentojn pri hibridigo de plantoj, kaj en la jaro 1865 li publikis la rezultojn de la hodiaŭ gloraj malkovroj de la fundamentoj de genetiko. Lia malkovro estis por la tiama pensado tiel nova, ke ĝin neniu komprenis.
En la jaro 1868 Mendel estis elektita abato de la monaĥejo, kaj de post tiu tempo li povis sin dediĉi al sia eksperimenta laboro ĉiam malpli. Li seniluziiĝis, ke laboro, pri kies signifo li estis konvinkita, ne trovis rekonon, kaj post plua laboro pri Hieraciumo li publikis jam nenion el tiu ĉi fako. Sian intereson pri la naturo li tamen ne perdis. Li dediĉis sin al abelbredo, hortokulturo kaj meteologiaj observadoj.
Antaŭ la fino de sia vivo li nevolonte parolis pri sia eksperimentoj kun pizoj, kaj nur iam li rimarkigis, ke foje liaj malkovroj atingos agnoskon.
Vítězslav Orel, trad. Jiří Kořínek
“Esperanto de UEA” 1965-8, p. 150-151
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(Traduzione)

PERSONALITÀ E OPERA DI GREGOR MENDEL
Sono passati cento anni da quando l’abate Gregor Mendel, nel convento della città vecchia di Brunn/ Brno, fece le sue sensazionali scoperte, che presentò alla riunione della Società di Scienze naturali di Brunn/ Brno nel marzo 1865. Sebbene a quel tempo nessuno abbia capito l’importanza delle sue scoperte, che quasi furono dimenticate, dopo la sua morte diversi biologhi sono pervenuti ai medesimi risultati sperimentali, e la scienza ha riconosciuto in Gregor Mendel il fondatore della genetica.
Mendel nacque il 22 luglio 1822 nel piccolo villaggio di Hynčice. Suo padre era un contadino. Intorno alla fattoria c’era un vasto orto, in cui innestava gli alberi e coltivava quelle che all’epoca erano le specie più redditizie di alberi da frutto.
Il piccolo Johann Mendel fece notare il suo talento già alla scuola elementare a Hynčice, e così raggiunse un più alto livello di studi. Già allora si manifestava il suo desiderio di apprendere. Dall’ambiente della casa paterna e del villaggio natale portò nell’ulteriore vita l’amore per la natura e un vasto interesse per le piante e gli animali.
La scuola media Mendel la superò a gonfie vele. Nel 1888 suo padre fu ferito e non poté più mantenerlo agli studi. Il giovane Johann (in seguito Gregor) si trovò in una situazione difficile, e si mantenne dando ripetizioni. In quel tempo il timore per il futuro incerto e la tensione nervosa gli procurarono una grave malattia, tanto che dovette interrompere gli studi. In seguito, durante gli studi di filosofia ad Olmütz/ Olomouc, cadde per lo stesso motivo in una pesante crisi, e si ammalò una seconda volta, in modo così grave che per un anno intero dovette interrompere gli studi.
Poi nel convento trovò un ambiente straordinariamente favorevole per lo sviluppo in ogni direzione del suo talento, per merito del magnanimo e colto abate Cyril Napp. Al termine degli studi di teologia, l’abate Napp andò incontro all’aspirazione di Mendel, e dopo un anno di attività sacerdotale lo mandò a insegnare al ginnasio a Znaim/ Znojmo. Nell’ambiente scolastico Mendel si sentì molto contento, e insegnò con entusiasmo. Già dopo un anno, il preside lo mandò a sostenere gli esami di ammissione all’Università di Vienna. Mendel non li superò, è verosimile che gli mancasse un’istruzione completa adeguata per l’università.
Ma non si lasciò dissuadere dal tentare ancora. Neppure perse l’appoggio del suo superiore. L’Abate Napp lo mandò per due anni a Vienna per studiare ordinatamente le scienze naturali. Dagli studi universitari tornò a Brunn/ Brno, si può ritenere, già con l’idea di compiere una vasta ricerca, che lo portò — come scrisse lui stesso nella prefazione del suo successivo classico lavoro — “alla soluzione di un problema, che ha un’importanza non sottovalutabile per la storia dell’evoluzione delle forme organiche”.
Nei successivi 10 anni, in cui operò a Brunn/ Brno come insegnante di fisica e scienze, trattò con grande diligenza e concentrazione esperimenti di ibridazione di piante, e nel 1865 pubblicò i risultati di quelle che oggi sono le gloriose scoperte dei fondamenti della genetica. Le sue scoperte erano così nuove per la mentalità dell’epoca, che nessuno le capì.
Nel 1868 Mendel fu eletto abate del convento, e dopo di allora si poté dedicare sempre meno al suo lavoro sperimentale. Rimase deluso che un lavoro, del cui significato era convinto, non avesse trovato riconoscimento, e dopo un ulteriore lavoro sulla pianta Heracium non pubblicò nient’altro su questo argomento. Però non perse l’interesse per la natura. Si dedicò all’allevamento delle api, all’orticultura ed alle osservazioni meteorologiche.
Prima della fine della sua vita, parlava malvolentieri dei suoi esperimenti sui piselli, e solo una volta fece notare che un giorno le sue scoperte avrebbero ottenuto riconoscimento.
Vítězslav Orel, trad. Jiří Kořínek“ (Esperanto de UEA” 1965-8, p. 150-151)
Trad. italiana dall’Esperanto di Antonio De Salvo

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