Il 18 ottobre ricorre la morte (nel 1976) del Cardinale italiano (genovese) Giacomo Lercaro (1891-1976)
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Arcivescovo di Bologna dal 1952 al 1968, una delle maggiori personalità della Chiesa cattolica dell’epoca.
Membro della Commissione per la Liturgia del Concilio Ecumenico Vaticano II, divenne uno dei quattro moderatori del Concilio, distinguendosi per il suo atteggiamento progressista; dal 1964 al 1967 presiedette il “Consilium ad exequendam Constitutionem de Sacra Liturgia” (Consiglio per l’esecuzione della Costituzione sulla Sacra Liturgia), in seguito alla riforma della liturgia con l’introduzione dell’uso delle lingue popolari; dal 1965 fu membro della Commissione postconciliare per l’interpretazione dei testi del Concilio.
Il 1º gennaio 1968, in occasione della prima Giornata mondiale della pace istituita da Papa Paolo VI, il Cardinal Lercaro pronunciò a Bologna un’omelia, nella quale condannava i bombardamenti USA in Vietnam; scoppiò un caso internazionale, e Papa Paolo VI fu costretto a rimuoverlo dalla carica.
Amato e rispettato dai bolognesi per il suo zelo sociale e culturale e per le sue coraggiose prese di posizione in difesa della giustizia e della libertà (famoso il suo intervento concreto per ospitare i profughi della rivoluzione ungherese del 1956), Lercaro curò costantemente il dialogo, in una città – Bologna – fortemente comunista.
Lercaro fu sempre vicino agli esperantisti, anche fisicamente: nel 1952 fu presente al Congresso italiano di Esperanto di Bologna, e nel 1955 al Congresso Universale (in quest’ultima occasione inviò una calorosa lettera, ricevette i congressisti, e fu proclamato “Patrono degli esperantisti cattolici”); ma soprattutto appoggiò vigorosamente l’approvazione dei testi liturgici in Esperanto.
Allego:
- una foto con il Card. Lercaro, Padre Modesto Carolfi e l’Avvocato Raffaele Bagnulo, all’inaugurazione del Congresso italiano di Esperanto del 1952;
- l’invito alla allocuzione del Card. Lercaro ai congressisti del Congresso Universale, il 5 agosto 1955;
- il diploma di “Patrono degli esperantisti cattolici” conferito al Card. Lercaro;
- il decreto del 15 settembre 1966, di approvazione dei testi liturgici in Esperanto, firmato dal Card. Lercaro.