Il 27 luglio è l’anniversario della nascita (nel 1835) del poeta e letterato italiano (toscano) Giosue Carducci (1835-1907),
it.wikipedia.org/wiki/Giosu%C3%A8_Carducci
Premio Nobel per la Letteratura nel 1906.
Già più volte ho parlato di lui; da ultimo, il 16 febbraio 2020.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2020/02/16/giosue-carducci-4/
Oggi trascrivo (in italiano, e in una delle traduzioni in Esperanto) la sua poesia “Traversando la Maremma Toscana” (Trairante la Toskanan Maremon).
L’immagine mostra la pineta di Marina di Grosseto, nella Maremma Toscana meridionale, da una foto che io stesso feci circa 50anni fa.
TRAVERSANDO LA MAREMMA TOSCANA
Dolce paese, onde portai conforme
l’abito fiero e lo sdegnoso canto
e il petto ov’odio e amor mai non s’addorme,
pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto.
Ben riconosco in te le usate forme
con gli occhi incerti tra ‘l sorriso e il pianto,
e in quelle seguo de’ miei sogni l’orme
erranti dietro il giovenile incanto.
Oh, quel che amai, quel che sognai, fu in vano;
e sempre corsi, e mai non giunsi il fine;
e dimani cadrò. Ma di lontano
pace dicono al cuor le tue colline
con le nebbie sfumanti e il verde piano
ridente ne le pioggie mattutine.
Giosue Carducci
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TRAIRANTE LA TOSKANAN MAREMON
Ho dolĉa lando, je kies konformo
regis indigno min, fiera moro,
amo-malamo en daŭra sendormo,
mi vin revidas kun vibranta koro.
Je la rekono de l’ gemuta formo
hezitas en mien’ rideto-ploro,
kaj sekvas mi tra vaga memorŝtormo
ravajn la spurojn de junec-langvoro.
Nun ĉia revo, amo ĉia vanas:
tiome kuris mi, sen celalveno;
kaj morgaŭon la fal’. Sed pac’ emanas
en nebula vual’ de montetĉeno,
kiu ĉe l’ ebenaĵ’ verda lontanas
ridanta en la pluvo de l’ mateno.
Giosue Carducci
trad. Pier Vittorio Orlandini + Nicolino Rossi
(el “L’Esperanto de FEI” 1/2001)
(el “Literatura rigardo tra la marema Toskanlando”, 1-a parto, p. 126)