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Colosseo

Il 30 dicembre è l’anniversario della nascita (nel 39) dell’Imperatore romano Titus Flavius Caesar Vespasianus Augustus, in italiano Tito Flavio Cesare Vespasiano Augusto o semplicemente Tito (39-81).

it.wikipedia.org/wiki/Tito_(imperatore_romano)

Pur avendo regnato per soli due anni (79-81), sperimentò eventi di eccezionale importanza storica, in particolare la distruzione di Gerusalemme, l’eruzione del Vesuvio e il completamento dell’Anfiteatro Flavio (Colosseo).

Oggi mi limito a quest’ultimo avvenimento, trascrivendo (con traduzione in italiano) parte di un articolo mandato in onda il primo ottobre 1972 dalla Radiotelevisione Italiana-RAI (Radio Roma), nel quadro delle trasmissioni per l’estero in Esperanto.

Rinvio al mio articolo del 26 maggio 2019,

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/05/26/beda-e-il-colosseo/

ed allego una foto del Colosseo visto dall’Arco di Tito.


(Segue traduzione in italiano)

RADIO ROMA – ESPERANTO, 1.10.1972

Moderna trafiko kaj antikvaj monumentoj estas du aferoj, kiuj ne facile akordiĝas kaj kunvivas. La nuntempa, kaosa aŭtomobil-karuselo  ĉirkaŭ la historiaj konstruaĵoj, precipe en la centro de la grandaj urboj, rimarkinde influis sur la monumentojn mem: unue el pure konstrua vidpunkto, ĉar kompreneble la antikvaj arkitektoj kalkulis la fortikecon de la strukturoj pensante al pieda (aŭ maksimume kaleŝa) trafiko ĉirkaŭ la konstruaĵo, kaj due ankaŭ el estetika vidpunkto, ĉar komplete ŝanĝiĝis la kondiĉoj de la medio, kaj antikvaj monumentoj, siatempe konstruitaj kiel izolitaj vidaĵoj, nun troviĝas ĝuste en la centro de la aŭtomobil-ciklono.

Iom post iom, malaperas la “homa” dimensio de la historiaj monumentoj, kiuj laŭgrade perdas sian romantikan karakteron, kaj fariĝas nur trafik- insulo por piedirantoj.

Ankaŭ la plej tipa el la romaj monumentoj, la Flavia Amfiteatro (monde konata kiel “Koloseo”) spertas similan situacion, kaj daŭre bezonas restaŭrajn laborojn.

La fundamentoj estas ankoraŭ en bona stato (oni scias, ke la romianoj konstruadis tre serioze!), nur la atmosferaj elementoj kaj la skuado kaŭzita de la intensa aŭtomobiltrafiko naskis kelkajn difektiĝojn en la supraj ŝtonoj. Oni devas konsideri, interalie, ke la amfiteatro (kiu estas alta kiel nuntempa palaco 12-etaĝa) estas konstruita sen cemento: la ŝtonoj (ĉiu kun kolosaj dimensioj) estas simple metitaj unu sur la alian.

°°°

(Traduzione):

Il traffico moderno e i monumenti antichi sono due cose che non vanno facilmente d’accordo e convivono. L’attuale, caotico carosello di automobili intorno agli edifici storici, soprattutto nel centro delle grandi città, ha notevolmente influito sui monumenti stessi: anzitutto dal punto di vista puramente costruttivo, giacché ovviamente gli antichi architetti calcolavano la resistenza delle strutture pensando ad un traffico pedonale (o al massimo in carrozza) intorno all’edificio, e poi anche dal punto di vista estetico, perché sono completamente cambiate le condizioni ambientali, e gli antichi monumenti, a suo tempo costruiti come vedute isolate, adesso si trovano proprio nell’occhio del ciclone delle automobili.

Un po’ alla volta scompare la dimensione “umana” dei monumenti storici, che perdono gradualmente il loro carattere romantico, e diventano soltanto isole pedonali.

Anche il più tipico dei monumenti romani, l’Anfiteatro Flavo (conosciuto in tutto il mondo come “Colosseo”) sperimenta una situazione simile, ed ha bisogno di continui lavori di restauro.

Le fondamenta sono ancora in buono stato (si sa che i Romani costruivano molto seriamente!); soltanto, gli elementi atmosferici e le scosse causate dall’intenso traffico automobilistico hanno generato qualche danno nelle pietre superiori. Bisogna considerare, tra l’altro, che l’anfiteatro (alto come un attuale palazzo di 12 piani) è costruito senza cemento: le pietre (tutte di dimensioni colossali) sono semplicemente collocate una sull’altra.

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