Luoghi

Otranto

Il 14 agosto 1480 le truppe ottomane di Mehmet II (Maometto II, 1432-1481), occupata e distrutta la città di Otranto nel sud della Puglia (in quello che è chiamato “Canale d’Otranto”,

it.wikipedia.org/wiki/Canale_d%27Otranto 

tra l’Italia e l’Albania, all’estremità meridionale del Mar Adriatico), decapitarono gli 800 maschi otrantini sopravvissuti, che avevano rifiutato di convertirsi all’Islam (e che sono ricordati come “i martiri d’Otranto”); i minori di 15 anni furono deportati come schiavi, e le donne violentate.

it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Otranto

La reazione cristiana fu lenta, tarda e inefficace, per le discordie tra i vari Stati, alcuni dei quali (ad esempio, Venezia) avevano interesse a mantenere rapporti commerciali con la Turchia (la storia si ripete!).

Alla fine, la situazione si risolse per la morte (il 3 maggio 1481) di Maometto II, il quale, con la conquista di Costantinopoli nel 1453, pretendeva di essere il legittimo erede dell’Impero Romano di Oriente, e quindi accampava diritti sull’Italia.

Trascrivo, con traduzione in italiano, parte di un articolo mandato in onda il 12 ottobre 1980 dalla Radiotelevisione Italiana-RAI (Radio Roma), nel quadro delle tramissioni per l’estero in lingua Esperanto.

Certamente, nel 1980 nessuno avrebbe potuto prevedere i successivi eventi in Albania.

Allego:

– il francobollo italiano del 1998, su bozzetto di Niccolò Arghittu, con il Castello di Otranto;

– la targa commemorativa dei martiri.


(segue traduzione in italiano)

LA PAPO EN OTRANTO

Teksto de Luigi Carandina kaj Di Mauro, traduko de Antonio De Salvo

RADIO ROMA – ESPERANTO, 12.10.1980

La 5-an de oktobro 1980 la Papo vizitis Otranto-n, malgrandan urbon de sud-orienta Italio, por memorigi la martirigon de 800 civitanoj, kiuj, antaŭ 500 jaroj, preferis esti mortigataj de la turkoj ol fornei sian kristanan kredon.

La motivo, pro kiu la Papo akceptis iri al malgranda urbo por memorigi sangan eventon, kiu, cetere, eĉ ne estas multe konata ekster tiu regiono, estis klarigita de la Papo mem dum la homilio de la Meso, kiun li celebris en la loko de la amasa murdo. La Papo diris, ke per sia vizito li intencis memorigi la martirojn pro la kredo, de hieraŭ kaj de hodiaŭ, kaj alvoki la superadon de tiuj pasintaj konfliktoj inter kristanoj kaj muzulmanoj. 

El la loko de la murdo de la martiroj de Otranto, oni vidas bordon de Greklando kaj de Albanio. Al ĉi tiu lasta lando, kiu troviĝas je apenaŭ 70 kilometroj de Otranto, Johano Paŭlo la dua adresis sian apartan penson: li parolis pri “la heroeca albana Eklezio, disbatita de iu akra kaj longa persekutado, sed pliriĉigita per la atesto de siaj martiroj”.

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(traduzione)

Luigi Carandina e Di Mauro: IL PAPA A OTRANTO

RADIO ROMA – ESPERANTO, 12.10.1980

Il 5 ottobre 1980 il Papa ha visitato Otranto, una cittadina dell’Italia sud-orientale, per commemorare il martirio di 800 cittadini, i quali, 500 anni fa, preferirono essere uccisi dai turchi, piuttosto che rinnegare la propria fede cristiana.

Il motivo per cui il Papa ha accettato di recarsi in quella piccola città per commemorare un sanguinoso evento, del resto neppure molto ricordato al di fuori di quella regione, è stato chiarito dal Papa stesso nell’omelia della Messa, celebrata sul luogo della strage. Il Papa ha detto che con la sua visita ha inteso ricordare i martiri per la fede, di ieri e di oggi, ed invocare il superamento dei passati conflitti tra cristiani e musulmani.

Dal luogo dell’uccisione dei martiri di Otranto si vedono le coste della Grecia e dell’Albania. A quest’ultimo Paese, che dista appena 70 chilometroj da Otranto, Giovanni Paolo II ha rivolto un pensiero particolare: ha parlato della “eroica Chiesa albanese, scossa da un’aspra e lunga persecuzione, ma arricchita dalla testimonianza dei suoi martiri”.

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