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Bologna 8 agosto 1848

Negli ultimi 3 anni della mia carriera (2013-2015) ho prestato servizio, a Bologna, nell’ufficio regionale della Corte dei Conti, che ha sede in piazza dell’VIII agosto”.

In un primo momento rimasi perplesso, perché la data di agosto che normalmente si ricorda a Bologna è un’altra, il 2 agosto, anniversario della strage alla stazione del 2 agosto 1980.

Quindi mi informai di che cosa fosse accaduto un certo 8 agosto, e di così importante da dare il nome a una grandissima piazza.

Così scoprii che l’8 agosto 1848 il popolo di Bologna si rivoltò contro le truppe austriache, che occupavano la città a sostegno del Papa; la gente del popolo riuscì a cacciare i soldati con tutti i mezzi a disposizione (le donne, ad esempio, lanciarono tegole dai tetti delle case di quella che poi sarebbe stata chiamata dell’VIII agosto).

In quella occasione, i rivoltosi catturarono i cannoni austriaci, che nei decenni successivi ebbero vicende singolari.

Nel 1929, 40 quintali del la bronzo di quei cannoni furono utilizzati per fondere la colossale statua di Benito Mussolini (opera di Giuseppe Graziosi) nel nuovo Stadio.

Il 26 luglio 1943, il giorno dopo la caduta del fascismo, i cittadini di Bologna tentarono di distruggere la statua, ma riuscirono soltanto a rimuovere il busto di Mussolini e decapitarlo; la testa fu trascinata per le strade di Bologna, mentre il resto del busto, abbandonato sul terreno dello Stadio, dopo l’8 settembre fu portato via dai soldati tedeschi per essere riutilizzato in Germania nell’industria bellica (in sostanza, un ritorno alle origini).

Il cavallo, invece, fu rimosso soltanto il 18 aprile 1947; con il bronzo, Luciano Minguzzi realizzò le statue del Partigiano e della Partigiana, attualmente nel giardino di Porta Lame.

Allego il francobollo italiano del 1948 per il primo centenario della rivolta di Bologna dell’8 agosto 1848.

 

 

 

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