Personaggi

Lewis Carroll

Il 14 gennaio è l’anniversario della morte (nel 1898) dello scrittore, matematico, logico e fotografo britannico di origine irlandese Charles Lutwidge Dodgson (1832-1898), conosciuto come scrittore con lo pseudonimo Lewis Carroll,

it.wikipedia.org/wiki/Lewis_Carroll

famoso soprattutto per le opere di fantasia “Alice’s Adventures in Wonderland” (Alice nel paese delle meraviglie), “Through the Looking Glass and What Alice Found There (Attraverso lo specchio, e quel che Alice vi trovò) e “The Hunting of the Snark” (La caccia allo Snark).

Ne ho già parlato il 14 gennaio 2019.

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/01/14/lewis-carroll/ 

Come spesso accade in opere solo apparentemente destinate ai ragazzi, dietro un aspetto giocoso e senza senso si cela una vivace critica sociale, se si “interpretano” le allegorie; basta prendere in considerazione le righe iniziali del cap. 7 di “Alice’s Adventures in Wonderland” (Alice nel Pese delle Meraviglie):

la Lepre Marzolina e il Cappellaio impersonano l’imperialismo britannico; il Ghiro addormentato sono i popoli sottomessi e dormienti; il tè, esemplifica le risorse portate via con le conquiste coloniali; “Non c’è posto!” si riferisce alla egoistica avidità e alla paura di dover condividere i frutti; il falso invito a prendere del vino inesistente, rivela la politica internazionale, bugiarda e ingannevole.

Trascrivo il testo, in inglese e nelle traduzioni in italiano e in Esperanto.

In allegato:

– uno dei francobolli britannici del 2015 per “Alice’s Adventures in Wonderland” (Alice nel Paese delle Meraviglie), con Alice, la Lepre Marzolina e il Cappellaio;

– la copertina della versione in Esperanto di “Alice’s Adventures in Wonderland”, trad. Donald Broadribb, Beverley, Bookleaf Publishing, 1996.


A MAD TEA-PARTY

There was a table set out under a tree in front of the house, and the March Hare and the Hatter were having tea at it: a Dormouse was sitting between them, fast asleep, and the other two were using it as a cushion, resting their elbows on it, and the talking over its head.

“Very uncomfortable for the Dormouse” – thought Alice; “only, as it’s asleep, I suppose it doesn’t mind”.

The table was a large one, but the three were all crowded together at one corner of it.

“No room! No room!’ they cried out when they saw Alice coming”.

“There’s PLENTY of room!” said Alice indignantly, and she sat down in a large arm-chair at one end of the table.

“Have some wine”, the March Hare said in an encouraging tone.

Alice looked all round the table, but there was nothing on it but tea.

“I don’t see any wine”, she remarked.

There isn’t any”, said the March Hare.

Lewis Carroll, “Alice’s Adventures in Wonderland”, chapter 7

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UN TÈ DA PAZZI

C’era lì fuori una tavola apparecchiata sotto un albero davanti alla casa, e la Lepre Marzolina e il Cappellaio prendevano un tè: un Ghiro sedeva in mezzo a loro, dormendo sodo, e gli altri due lo usavano come un cuscino, appoggiandoci i gomiti, e parlavano al di sopra della sua testa.

“Davvero scomodo per il Ghiro” – pensò Alice – “solo, dato che dorme, suppongo che non gli dia fastidio”.

La tavola era molto grande, ma i tre erano tutti ammucchiati in un angolo.

“Non c’è posto! Non c’è posto!” gridarono quando videro arrivare Alice.

“C’È UN SACCO di posto!” disse Alice indignata, e si sedette su una grande poltrona a un’estremità della tavola.

“Vuoi un po’ di vino?” disse la Lepre Marzolina con un tono incoraggiante.

Alice guardò tutto all’intorno la tavola, ma non vide altro che tè.

“Non vedo vino” osservò Alice.

 “Difatti non ce n’è”, disse la Lepre Marzolina.

Lewis Carrol, “Alice’s Adventures in Wonderland”

(Alice nel Paese delle Meraviglie), cap. 7, trad. Antonio De Salvo

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FRENEZA TEFESTO

Tablo estis aranĝita sub arbo antaŭ la domo, kaj la Marta Leporo kaj la Ĉapelisto trinkis teon ĉe ĝi: Gliro sidis inter ili, firme dormante, kaj la aliaj du uzis ĝin kiel kusenon, apogante siajn kubutojn per ĝi, kaj parolante trans ĝian kapon.

“Tre malkomforte por la Gliro, – pensis Alico,-  sed, ĉar ĝi dormas, mi supozas ke ne ĝenas ĝin”.

La tablo estis granda, sed la trio kunpremiĝis ĉe unu angulo.

“Mankas spaco! Mankas spaco!” ili kriis kiam ili vidis Alicon veni.

“Estas MULTA spaco!” diris Alico indigne, kaj ŝi sidiĝis en granda brakseĝo ĉe unu fino de la tablo.

“Prenu iom da vino”, la Marta Leporo diris per kuraĝiga tono.

Alico rigardis la tutan tablon, sed videblis sur ĝi nur teo.

“Mi ne vidas vinon”, ŝi komentis.

“Neniom estas”, diris la Marta Leporo.

Lewis Carroll, “Alice’s Adventures in Wonderland”

(Alico en Mirlando), ĉap. 7, trad. Donald Broadribb

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