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Traforo del Monte Bianco

Il 16 luglio è l’anniversario della inaugurazione (nel 1965) del traforo autostradale del Monte Bianco (in francese, tunnel du Mont-Blanc),
it.wikipedia.org/wiki/Traforo_del_Monte_Bianco
che collega Courmayeur in Italia (Valle d’Aosta/ Vallée d’Aoste) a Chamonix in Francia (Haute-Savoie/ Alta Savoia), due regioni di confine con particolari legami di storia e di lingua (in Valle d’Aosta il francese è lingua ufficiale, sullo stesso piano dell’italiano, e i nomi di luogo sono in francese; per la verità, in Valle d’Aosta non si parla correntemente il francese vero e proprio, ma un “patois” franco-provenzale).
Il traforo è lungo 11.600 metri, di cui 7.640 in territorio francese e 3.960 in territorio italiano; all’inizio nella parte italiana, è in leggera salita (da 1.381 a 1.395 metri), scendendo poi nella parte francese fino a 1.271 metri.
La sua importanza nel sistema di collegamento viario europeo è risultata molto evidente negli anni 1999-2002, quado rimase chiuso per un grave incidente, e per raggiungere Ginevra dalla Valle d’Aosta bisognava fare un ampio giro, passando dal traforo del Fréjus (Bardonecchia-Modane) oppure da quello del Gran San Bernardo (Grand-Saint-Bernard, tra Saint-Rhémy-en-Bosses in Italia e Bourg-Saint-Pierre in Svizzera).
Allego:
– la busta primo giorno (FDC) del francobollo italiano e di quello francese emessi per l’inaugurazione (una curiosità: come si può notare dagli annulli, il francobollo italiano fu emesso proprio il 16 luglio 1965, mentre quello francese il giorno successivo);
– una foto del 19 settembre 1963 che mi ritrae (quando avevo 21 anni) all’ingresso italiano del traforo, allora in costruzione; la foto fu fatta in occasione del 34° Congresso italiano di Esperanto, che ebbe luogo a Saint-Vincent in Valle d’Aosta.

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