Personaggi

Giovanni Battista Belzoni

Il 3 dicembre è l’anniversario della morte (nel 1823, a soli 45 anni) dell’esploratore, ingegnere e archeologo italiano (padovano), naturalizzato inglese, Giovanni Battista Belzoni (1778-1823)
it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Belzoni
noto (ma non famoso quanto meriterebbe) per le scoperte archeologiche in Egitto (in particolare nella “Valle dei Re”) negli anni 1815-1820.
Rinvio alle pagine di Wikipedia, e trascrivo (con traduzione in italiano) un articolo di Radio Roma Esperanto del 21 gennaio 1979.
Una curiosità: l’architetto neoclassico Giuseppe Jappelli (1783-1852) si ispirò alle imprese dell’illustre cittadino per la “sala egizia” nel famoso caffè Pedrocchi di Padova
it.wikipedia.org/wiki/Caff%C3%A8_Pedrocchi
utilizzata per riunioni patriottiche segrete durante la dominazione austriaca di Padova.
Allego un francobollo egiziano del 1922, con l’immagine di tre piramidi.


(Segue traduzione in italiano)

BELZONI, LA ARKEOLOGO DE LA FARAONOJ
Teksto de Ghiberti, traduko de Antonio De Salvo
Antaŭ nelonge, Londono celebris, per ekspozicio aranĝita en kunlaboro kun la ĉefaj muzeoj kaj artgalerioj de Britio, la duajarcentan datrevenon de la naskiĝo de Giovanni Battista Belzoni, la aventurema italo (el Padovo), kiu, en 4-jara elfosado en Egiptio, trovis tioman kaj tian materialon, ke li vekis la admiron de la eŭropaj sociaj tavoloj pli sentivaj fronte al kulturo.
Laŭ modesta deveno, kaj de la patro destinita al simpla metilaboro, Giovanni Battista Belzoni montris tuj, ankoraŭ en frua junaĝo, sian temperamenton malkvietan kaj scivoleman. Li fuĝis el la hejmo, la unuan fojon, kiam li estis apenaŭ 13-jara; li atingis Parizon, kie li laboris kiel pajaco sur la vendoplacoj. Poste li transiris al Britio, kie li dediĉis sin al senfinaj metioj, grandparte koneksaj kun la mondo de l’ teatro, en kiu li iĝis famkonata pro spektaklaj akvoludoj.
Dum turneo, li eksciis, ke en Egiptio la paŝao Mohammed Alì estas malavara kun tiuj eŭropanoj, kiuj proponas al li utilajn eltrovaĵojn. Tiel, Belzoni proponis al la paŝao akvomaŝinon por akvumi la kampojn apud Nilo. La entrepreno fiaskis, sed li ne malkuraĝiĝis. Pere de la paŝao, li kontaktis la britan konsulon, Henry Salt, al kiu li proponis la arkeologian materialon retrovitan okaze de la elfosaĵoj por la akvuma sistemo. Tio estis lia granda ŝanco. Tiuj retrovoj skuis la kulturajn mediojn en Eŭropo. Al Belzoni, ja, oni ŝuldas la esploron de la tombo de Ramseso dua en Abu Simbel, la malkovron de la enirejo de la dua piramido de Giza, la retrovon de la piramido de Ĥefren, la malkovron de la restaĵoj de antikva urbo kaj la eksterordinaran retrovon de la tombo de Sethi la unua, en la Valo de la Reĝoj.
Ĉiuj eŭropaj kortegoj triumfe akceptis Belzoni-n. Sed li, ankoraŭ ne kontenta, planis vojaĝon je la malkovro de la fontoj de rivero Niĝero; sed dum ĝi li mortis, apenaŭ 45-jara, trafite de amebo. Tiel konkludiĝis, en drama formo, la vivo de eksterordinara homo, kiu kapablis meti sian inteligentecon kaj sian iniciatemon je la servo de l’ kulturo.
(Radio Roma – Esperanto, 21.1. 19798)

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(traduzione)

BELZONI, L’ARCHEOLOGO DEI FARAONI
Testo di Ghiberti
Poco tempo fa, Londra ha celebrato, con una mostra organizzata in collaborazione con i principali musei e gallerie d’arte della Gran Bretagna, il duecentesimo anniversario della nascita di Giovan Battista Belzoni, l’avventuroso italiano (di Padova), che, in 4 anni di scavi in Egitto, trovò tale e tanto materiale da destare l’ammirazione dei ceti sociali europei più sensibili di fronte alla cultura.
Di modesta origine, e destinato dal padre ad un semplice lavoro di artigiano, Giovanni Battista Belzoni mostrò subito, ancora in tenera età, il suo temperamento irrequieto e curioso. Scappò di casa, la prima volta, quando aveva appena 13 anni; raggiunse Parigi, dove lavorò come clown sulle piazze dei mercati. Poi passò in Inghilterra, dove fece un’infinità di mestieri, in gran parte collegati con il mondo del teatro, in cui divenne famoso per spettacolari giochi d’acqua.
Durante una tournée, venne a sapere che in Egitto il pascià Mohammed Alì era generoso con gli europei che gli proponevano utili ritrovati. Così, Belzoni propose al pascià ua macchina idraulica per irrigare i campi presso il Nilo. L’impresa non ebbe successo, ma lui non si perse di coraggio. Mediante il pascià, contattò il console inglese, Henry Salt, al quale offrì il materiale archeologico trovato durante gli scavi per il sistema idraulico. Fu la sua grande occasione. Quei ritrovamenti scossero gli ambienti culturali d’Europa. A Belzoni, infatti, si deve l’esplorazione della tomba di Ramsete II ad Abu Simbel, la scoperta dell’ingresso della seconda piramide di Giza, il ritrovamento della piramide di Chefren, la scoperta dei resti di un’antica città e lo straordinario ritrovamento della tomba di Sethi I, nella Valle dei Re.
Tutte le Corti europee accolsero trionfalmente Belzoni. Lui, però, ancora non contento, progettò un viaggio alla scoperta delle sorgenti del fiume Niger; ma nel corso di esso morì, ad appena 45 anni, colpito dall’ameba. Così si concluse, in forma drammatica, la vita di un uomo straordinario, che fu in grado di mettere la sua intelligenza e il sio spirito di iniziativa a servizio della cultura.
(Radio Roma – Esperanto, 21.1. 19798)

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