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Frascati

L’8 settembre è una data nera per l’Italia, perché l’8 settembre 1943 fu improvvisamente reso pubblico l’armistizio firmato segretamente, qualche giorno prima, tra l’Italia e i c.d. Alleati (Usa, Gran Bretagna ecc.), con varie conseguenze catastrofiche:

le Forze Armate italiane, lasciate senza ordini (o meglio, con ordini contraddittori) dal Re Vittorio Emanuele III e dai generali

it.wikipedia.org/wiki/Proclama_Badoglio_dell%278_settembre_1943

si dissolse quasi completamente;

iniziò la guerra civile tra fascisti fedeli alla Germania e partigiani;

la popolazione inerme si trovò tra due fuochi: gli Alleati, che bombardavano a tappeto risalendo la penisola verso nord (il bombardamento americano che distrusse l’abbazia di Montecassino è del 15 febbraio 1944), e i tedeschi che resistevano tenacemente (la battaglia di Montecassino

it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Montecassino

si svolse tra il gennaio e il 18 maggio 1944),

ritirandosi distruggevano interi paesi, strade, ponti, ferrovie,

deportavano gli ebrei

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/10/16/deportazione-dal-ghetto/

ed attuavano feroci rappresaglie (l’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma

it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_delle_Fosse_Ardeatine

ad esempio, è del 24 marzo 1944).

Tra i tanti episodi di quell’8 settembre 1943 c’è il pesante bombardamento americano (con 130 aerei “Boeing B-17 Flying Fortress” – fortezze volanti”) di Frascati

it.wikipedia.org/wiki/Frascati

la cittadina a circa 30 chilometri a sud di Roma che era sede del comando tedesco del Feldmaresciallo Albert Kesselring

it.wikipedia.org/wiki/Albert_Kesselring

Il comando militare, posto fuori dell’abitato, rimase sostanzialmente intatto, mentre il centro storico del paese fu quasi interamente distrutto, e morirono centinaia dicivili italiani.

Per la seconda volta nella sua storia, Frascati, l’antica Tusculum di Cicerone

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/01/03/marco-tullio-cicerone/

Tuscolo nel medioevo, veniva rasa al suolo non dai tedeschi, ma “a causa dei” tedeschi. La prima volta era accaduto nel 1191, quando i romani, per vendicarsi “a freddo” del fatto che nel 1167 Tuscolo aveva ospitato le truppe tedesche dell’Imperatore Federico Barbarossa

it.wikipedia.org/wiki/Federico_Barbarossa

presero d’assalto Tuscolo e la rasero al suolo, costringendo gli abitanti a rifugiarsi “sotto le frasche” (da cui il moderno nome “Frascati”). Il territorio di Tuscolo fu donato al Papa, che lo distribuì tra le chiese e i conventi di Roma e dintorni.

Allego:

la copertina della Guida di Roma e dintorni in Esperanto del Touring Club Italiano/ TCI (1935): è inutile cercare di procurarsene un esemplare, perché quasi tutta la tiratura andò a fuoco nel bombardamento alleato dell’agosto 1943 della Galleria Vittorio Emanuele di Milano, dove allora aveva sede la FEI/ Federazione Esperantista Italiana, e per questo motivo la copia in mio possesso è una rarità;
le pagine della Guida dedicate a Frascati (ovviamente, di valore soltanto storico).

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