Personaggi

Edvard Beneš

Il 3 settembre ricorre la morte (nel 1948) del patriota e politico cecoslovacco Edvard Beneš (1884-1948)
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Personaggio controverso, è considerato da alcuni un politico di eccezionali capacità che ha affrontato situazioni difficilissime, da altri un uomo ambizioso che si è illuso che il suo Paese potesse giocare un ruolo di grande Potenza, ma si è scontrato due volte con realtà molto più forti: la Germania di Hitler e l’URSS di Stalin.
Attivo nel movimento per l’indipendenza, allo scoppio della prima guerra mondiale operò affinché i cechi e gli slovacchi disertassero dall’esercito asburgico, ed organizzò corpi di volontari che combatterono contro l’Austria.
Nel 1918 divenne ministro degli Esteri del nuovo Stato cecoslovacco, conservando quella carica per 17 anni; nel 1921-1922 fu anche Presidente del Consiglio, e nel 1935 divenne Presidente della Repubblica.
Fautore di una politica di assimilazione forzata delle minoranze ungherese e tedesca, si dimise quando nel 1938, con il Patto di Monaco, fu consentito alla Germania di Hitler di annettere i Sudeti.
Durante la seconda guerra mondiale costituì a Londra il Governo in esilio della Cecoslovacchia; rientrato in patria nel 1945, tentò di fare del suo Paese un ponte tra oriente ed occidente; ma il colpo di Stato comunista di Gottwald del 1948 portò ad una nuova Costituzione, che Beneš rifiutò di firmare; il 7 giugno 1948, di fronte alla minaccia di una guerra civile, si dimise; poco dopo morì per un’emorragia cerebrale.

​Sui suoi rapporti con l’Esperanto, trascrivo (con traduzione in italiano) due articoli, da “Esperanto de UEA” 1935-1, p. 5, ed “Esperanto de UEA” 1936-3, p. 39; allego, inoltre:
– l’immagine di quest’ultima pagina, che contiene un ritratto di Beneš;
– l’immagine del feretro di Beneš su un affusto di cannone;
– la parte superiore della prima pagina dell’edizione speciale del bollettino di Praga “Esperanto-Servo” di dicembre 1949, tutto dedicato a Josif Vissarionovič Stalin (“il migliore amico del popolo cecoslovacco”) ed alla “amicizia cecoslovacco-sovietica”.


Dro. Eduard Beneš, prezidanto de la Ĉeĥoslovaka Respubliko

La ĝisnuna prezidanto de Ĉeĥoslovakio T. G. Masaryk demetis la 14.12.35 sian oficon pro maljuneco. La 18.12. estis elektita Eduard Beneš kiel posteulo. El 440 balotiloj li ricevis 340. El la ceteraj 24 estis por alia kandidato; la restantaj estis malplenaj.
La elekto meritas esti enskribita tie ĉi, ĉar D-ro E. Beneš en sia funkcio de eksterlanda ministro de Ĉeĥoslovakio plurfoje dokumentis sian aprobon de l’ esperantista movado per memorindaj faroj.
Li estas unu el la subskribintoj de la rezolucio pri Esperanto en la 2a komisiono de la Ligo de Nacioj en 1920 kaj en 1921.
Li sendis al la 13a Universala Kongreso de Esperanto en Praha leteron en kiu li, krom la salutoj kaj deziroj de sukceso, diris: Ideo pri unu interkompreniga lingvo, kia estas Esperanto, estas valora por ĉiuj pacifistoj sinceraj. Hodiaŭ ĝi ne estas plu utopio, sed problemo, pri kiu laboras inteligentularo de la tuta mondo.
Li akceptis la honoran prezidantecon de la Konferenco Paco per Lernejo en Praha en 1927.
Li akceptis en Ĝenevo en 1931 la siatempan prezidanton de la Internacia Centra Komitato, s-ron D-ron Ed. Privat, por trakti kun li pri la eblecoj de Interŝtata Akordo por enkonduko de Esperanto en publikajn lernejojn. Li respondigis plurajn leterojn de D-ro Privat kaj de Ĉeĥoslovaka Asocio Esperantista pri tiu ĉi temo.
Tial ni trovas dece, ke ankaŭ UEA gratulu al prezidanto Beneš okaze de lia elekto.
(Esperanto de UEA, 1935-1, p. 5)

UEA ricevis de la Prezidanto de la Ĉeĥoslovaka Respubliko, d-ro Eduard Beneš, propramane de li subskribitan dankleteron pro niaj bondeziroj okaze de lia elekto kiel Prezidanto.
Niaj samideanoj certe bone memoras la subtenon, kiun tiu ĉi granda kaj ne nur en sia lando influa politikisto je ĉiu konvena okazo havigas al nia movado.
(Esperanto de UEA, 1936-3, p. 39)

Traduzione:

Il Dr Eduard Beneš, presidente della Repubblica Cecoslovacca

T. G. Masaryk, finora presidente della Cecoslovacchia, il 14.12.35 ha rinunciato all’incarico per l’età avanzata. Il 18.12. è stato eletto come successore Eduard Beneš. Su 440 schede di voto, ne ha ricevute 340. 24 sono state per un altro candidato; le rimanenti erano bianche.
L’elezione merita di essere registrata qui, perché il Dr E. Beneš nella carica di ministro degli Esteri della Cecoslovacchia ha documentato più volte la sua approvazione del movimento esperantista con memorabili fatti.
È uno dei firmatari della risoluzione sull’Esperanto nella 2a commissione della Società delle Nazioni nel 1920 e nel 1921.
Inviò al 13° Congresso Universale di Esperanto a Praga una lettera in cui, oltre ai saluti ed agli auguri di successo, disse: L’idea di una lingua di intercomprensione, com’è l’Esperanto, ha valore per tutti i sinceri pacifisti. Oggi non è più un’utopia, ma un problema, al quale lavora la collettività intellettuale di tutto il mondo.
Accettò la presidenza onoraria della Conferenza “Pace mediante la Scuola” a Praga nel 1927.
Ricevette a Ginevra nel 1931 l’allora presidente del Comitato Centrale Internazionale, sig. Dr Ed. Privat, per trattare con lui le possibilità di un Accordo Interstatale per l’introduzione dell’Esperanto nelle scuole pubbliche. Fece dare risposta a molte lettere del Dr Privat e della Associazione Esperantista Cecoslovacca su questo argomento.
Per questo troviamo cosa degna che anche l’UEA si congratuli con il presidente Beneš in occasione della sua elezione.
(Esperanto de UEA, 1935-1, p. 5)

L’UEA ha ricevuto del Presidente della Repubblica Cecoslovacca, dr Eduard Beneš, una lettera di ringraziamento con firma autografa per i nostri auguri in occasione della sua elezione a Presidente.
I nostri samideani certamente ricordano bene il sostegno che questo grande politico, influente non solo nel suo Paese, dà al nostro movimento in ogni opportuna occasione.
(Esperanto de UEA, 1936-3, p. 39)

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