Personaggi

Sant’Antonio da Padova

Il 13 giugno ricorre la morte (nel 1231, a soli 36 anni) di Sant’Antonio da Padova (più esattamente, Sant’Antonio da Lisbona),
it.wikipedia.org/wiki/Antonio_di_Padova
eo.wikipedia.org/wiki/Antonio_de_Padovo
S. Antonio è il Santo di cui porto il nome; il perché di ciò è chiarito in “Espero Katolika” 1995-11,12, p. 198: (traduzione): “Sono nato a Roma l’8 giugno 1942. Alla nascita si evidenziò che, malgrado il florido aspetto (pesavo più di 5 chili) avevo difficoltà di respirazione, tanto che rischiavo di morire soffocato. Mia madre invocò Sant’Antonio, ed io respirai più liberamente; ecco perché mi chiamo Antonio”.
Su Sant’Antonio, riporto (in basso) la traduzione in italiano di un articoletto di “Espero Katolika” 1981-6
www.esperokatolika.org/ek19811985/ek1981_06.htm#11
Aggiungo due particolari della sua vita:
– per puro caso giunse in Italia, perché una tempesta lo scaraventò sulle coste della Sicilia, presso Messina, e da lì risalì tutta la penisola, fino a giungere a Padova, nel nord-est;
– sempre per puro caso (o provvidenza?), poiché era venuto improvvisamente a mancare il predicatore ufficiale, si scoprì la sua eccezionale capacità oratoria, talmente avvincente, che accorrevano ad ascoltarlo folle immense; la cosa è tanto più strabiliante, perché il volgare italiano (tra l’altro, in formazione proprio in quegli anni) non era la sua lingua.
Allego:
– l’immagine dei francobolli emessi dalle Poste Italiane nel 1995 per l’ottavo centenario della nascita, con il relativo annullo speciale;
– l’immagine di una processione in onore di Sant’Antonio;
– la copertina di Espero katolika 1982/5-6, con l’immagine della statua del Santo, opera di Donatello, collocata nella Basilica eretta in onore del Santo
it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant%27Antonio_di_Padova
eo.wikipedia.org/wiki/Baziliko_de_Sankta_Antonio_(Padovo)
(a Padova, Sant’Antonio è così popolare, che è chiamato semplicemente “il Santo”, senza bisogno di specificare il nome);
– la seconda pagina di copertina della “Itala Esperanta Revuo” 1927-7/8, con la pubblicità (tra l’altro) del volumetto in Esperanto “La Padova Lilio” (Il giglio di Padova) di P. Modesto Carolfi.

SANT’ANTONIO E LA NON VIOLENZA

«Accadono attentati, rapine, sequestri di persona, guerriglia urbana, crudeli battaglie tra clan rivali… ». Sembra una descrizione della nostra epoca; invece, si tratta di cronaca di 800 anni fa. Quei misfatti accadevano in Italia Settentrionale nel 13° secolo. Un vero uragano di violenza e di sangue. Inoltre, c’era anche una violenza non cruenta: era il prestito ad usura, a causa del quale le famiglie andavano in rovina. È davvero incredibile come le diverse epoche si assomiglino!
Ma, fra tanta crudeltà, ci fu anche un uomo che si distrusse, morendo ad appena 40 anni, per fermare la violenza. Era un portoghese, di Lisbona. Venuto in Italia, si fece frate francescano; e in Italia, presso Padova, morì giusto 750 anni fa. Per questo è chiamato Sant’Antonio di Padova.
Antonio fu un eminente non-violento. Anche di più. Si lanciò in mezzo alla violenza, assolutamente disarmato. Affrontò i tiranni nei loro palazzi. Attirava grandi folle, così grandi che le chiese non bastavano a contenerle tutte, e dunque parlava nelle piazze. Consumò tutta la sua vita lottando contro la violenza e l’egoismo, armato solo di coraggio e povertà. Salvò ostaggi, persone sequestrate, famiglie minacciate; riconciliò gruppi ostili, disarmò criminali. In altre parole: fece esattamente quello che ognuno di noi vorrebbe fare oggi, di fronte alla violenza dilagante. Molti criminali si pentirono grazie a lui e diventarono onesti. Non invocando la pena di morte – anzi, lottando contro di essa – Antonio fece nel suo tempo dieci volte di più delle Nazioni Unite nella nostra epoca.
Nota bene: appena 11 mesi dopo la sua morte, Papa Gregorio Nono proclamò Antonio Santo, perché questo chiedevano le folle, che lo volevano come modello costante ai loro occhi. E non solo gli uomini di quel tempo avevano bisogno del suo esempio incoraggiante: anche per noi, oggi, Antonio è maestro di pace.

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