Personaggi

Messiah (Händel )

Il 13 aprile 1742 ebbe luogo la prima rappresentazione dell’Oratorio in inglese “Messiah” (Il Messia)

it.wikipedia.org/wiki/Messiah

di Georg Friedrich Händel (1685-1759), con un testo elaborato da Charles Jennens sulla base della versione inglese della “King James Bible” (Bibbia di Re Giacomo) e della versione dei Salmi contenuta nel “Book of Common Prayer” (Libro delle preghiere comuni).

La prima rappresentazione (in strada, a Dublino, in un concerto di beneficenza) fu molto sofferta, perché il decano della Cattedrale pretese che il titolo fosse modificato in un generico “Sacred Oratorio” (Oratorio Sacro), dato che il termine “Messia” è riferibile non solo al cristianesimo ma a tutte e tre le religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo e islamismo); e per qualche tempo ne proibì l’ulteriore esecuzione.

La prima rappresentazione vera e propria avvenne sette anni più tardi, il 23 marzo1749, nel “Covent Garden Theatre” di Londra.

Accolto in un primo tempo con qualche polemica, perché per un pregiudizio era ritenuta blasfema la citazione di testi biblici in teatri profani, l’Oratorio (in particolare il brano “Hallelujah”) 

www.youtube.com/watch?v=IUZEtVbJT5c 

è poi diventato una delle più popolari composizioni corali della musica occidentale.

In genere, l’Oratorio viene eseguito solo parzialmente, a seconda delle occasioni (Avvento, Natale, Pasqua, Messe funebri).

Non esiste un esemplare “autentico”, perché Händel modificò più volte la composizione; nei secoli successivi, molti compositori (ad esempio, Wolfgang Amadeus Mozart) hanno apportato modifiche e arrangiamenti.

Il 29 marzo 1987 l’Oratorio fu eseguito in Esperanto a cura di Márton Lengyel (traduttore Imre Szabó), nella Sala Concerti “Vigadó” di Budapest, dall’Orchestra da camera del Complesso Statale Ungherese “KISZ” e dal Coro Universitario del Complesso Statale Ungherese “KISZ” (maestro del Coro Gábor Hollerung):

 novajhoj.weebly.com/mesio-oratorio.html 

Allego:

– un francobollo della Repubblica Democratica Tedesca (DDR) del 1959, per il secondo centenario della morte di Händel;

– p. 30 di “Monato” 1992-7.


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