Il 12 gennaio è l’anniversario della morte (nel 1674) del compositore italiano Giacomo Carissimi (1605-1674),
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uno dei più grandi musicisti barocchi, attivo soprattutto nel campo della musica sacra, ma anche in quella profana (da camera e da teatro).
Ebbe grande influenza sulla musica di vari Paesi (in particolare Francia, Inghilterra e Svezia).
Di lui si conservano pochi spartiti, perché dopo la sua morte i suoi manoscritti furono venduti a peso come carta straccia: il che mostra come sia facile passare “dalle stelle alle stalle”.
Allego:
– la copertina di un disco con alcune composizioni di Carissimi, tra cui “Vanitas vanitatum”; parte di quel brano può essere ascoltata qui:
www.youtube.com/watch?v=vhQbtYTYEII
— p. 21 del bollettino in Esperanto con i programmi delle trasmissioni per l’estero della Radio Italiana-EIAR (Radio Roma) di gennaio 1940; è indicato che il 12 gennaio 1940 fu trasmessa per l’Estremo Oriente “salonmuziko de Giacomo Carissimi okaze de datreveno de lia morto-tago” (musica da camera di Giacomo Carissimi in occasione dell’anniversario della sua morte)