Personaggi

Federico García Lorca

Il 19 agosto è l’anniversario della tragica morte (nel 1936, a soli 38 anni) del poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca (1898-1936)

it.wikipedia.org/wiki/Federico_Garc%C3%ADa_Lorca

Già più volte ho parlato di lui, da ultimo il 5 giugno 2020.

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2020/06/05/federico-garcia-lorca-5/ 

Trascrivo la poesia “La guitarra”, in spagnolo, e nelle traduzioni in italiano (La chitarra) e in Esperanto (La gitaro).

Allego:

– un francobollo di Guernsey del 1986 con una chitarra;

– la copertina dell’opuscolo “Federico García Lorca – Liriko”.


LA GUITARRA

Empieza el llanto

de la guitarra.

Se rompen las copas

de la madrugada.

Empieza el llanto

de la guitarra.

Es inútil

callarla.

Es imposible

callarla.

Llora monótona

como llora el agua,

como llora el viento

sobre la nevada.

Es imposible

callarla.

Llora por cosas

lejanas.

Arena del Sur caliente

que pide camelias blancas.

Llora flecha sin blanco,

la tarde sin mañana,

y el primer pájaro muerto

sobre la rama.

¡Oh guitarra!

Corazón malherido

por cinco espadas.

Federico García Lorca

°°°°°

LA CHITARRA

Comincia il pianto

della chitarra.

Si rompono i calici

dell’alba.

Comincia il pianto

della chitarra.

È inutile

farla tacere.

Piange monotona

come piange l’acqua,

come piange il vento

sulla nevicata.

È impossibile

farla tacere.

Piange per cose

lontane.

Sabbia del Sud rovente

che chiede camelie bianche.

Piange freccia senza bersaglio,

la sera senza domani,

e il primo uccello morto

sopra il ramo.

Oh chitarra!

Cuore trafitto

da cinque spade.

Federico García Lorca,

trad. Antonio De Salvo

°°°°°

LA GITARO

Eksonas plendo

de la gitaro.

Rompiĝas la aŭroro

kiel la pokaloj.

Eksonas plendo

de la gitaro.

Kaj ne povas ĝi halti.

Ĝi ja neniam

ekhaltos.

Plor’ monotona

kiel tiu de akvo,

kiel ploras vento

super la neĝkampo.

Kaj jam ne povas

ĝi halti.

Ploras pri foraj

tristaĵoj.

Pri l’ sablo de l’ Sudo arda,

petanta florojn de blanko.

Priploras ĝi sagon sen celo,

vesperon sen morgaŭo,

kaj unuan birdeton mortan

sur verda branĉo.

Ho, gitaro!

Koro morte vundita

per kvin sabroj.

Federico García Lorca,

trad. Konstantin Gusev, 

“Federico García Lorca – Liriko”

Moskvo 1968, p. 14

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