Il 14 marzo è l’anniversario della nascita (nel 1879) dello scienziato e filosofo tedesco di origine ebraica (naturalizzato prima svizzero – nel 1901 – e poi statunitense – nel 1940 -) Albert Einstein (1879-1955)
it.wikipedia.org/wiki/Albert_Einstein
famoso soprattutto per la formulazione della “teoria della relatività” (ma il Premio Nobel per la Fisica gli fu assegnato, nel 1921, con un’altra motivazione: “per la scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico”).
Ho già parlato di lui il 14 marzo 2017.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/03/14/albert-einstein/
Trascrivo, nelle traduzioni in italiano e in Esperanto, due citazioni di Albert Einstein, ed allego:
– una vignetta, tratta da “La settimana enigmistica”, in cui un barista dice ad Einstein (supponendo che sia ubriaco): “Lo spazio è curvo e il tempo è relativo? Ok, ok… Ti chiamo un taxi, amico?”;
– uno dei moltissimi francobolli emessi in tutto il mondo in onore di Einstein, quello svizzero del 1972.
Chi ha perso la capacità di meravigliarsi e di non essere sorpreso dalla grandiosità delle cose, è come se fosse morto. I suoi occhi sono spenti.
Albert Einstein, “Mein Weltbild” (Come vedo il mondo), 1934
La potenza incontrollata dell’atomo ha cambiato ogni cosa tranne il nostro modo di pensare, e così siamo trascinati verso una catastrofe senza pari.
Albert Einstein, “Pensieri degli anni difficili”, Torino, Boringhieri, 1965
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* La homo, kiu perdis la kapablon miri kaj admiregi la grandiozon de la aĵoj, estas kvazaŭ mortinta. Liaj okuloj estingiĝis (Einstein).
Albert Einstein, “Espero Katolika” 2-3/1991
* La senkatenita potenco de la atomo ŝanĝis ĉion, krom nian pensomanieron; tial ni iradas renkonte al senprecedenca katastrofo.
Albert Einstein, “Espero Katolika” 9-10/1991