Personaggi

Paul Klee

Il 18 dicembre è l’anniversario della nascita (nel 1879) del pittore, musicista e poeta svizzero Ernst Paul Klee, conosciuto come Paul Klee (1879-1940),

it.wikipedia.org/wiki/Paul_Klee

famoso soprattutto per i suoi dipinti, in particolare quelli astratti, spesso ridotti a semplici linee o campi di colore, su supporti di varia natura (tela, juta, carta di giornale, ecc.).

In quanto figlio di padre tedesco, durante la prima guerra mondiale prestò servizio militare nell’esercito germanico.

Insieme con Vasilij Kandinskij, dette vita al gruppo artistico “Der Blaue Reiter” (Il cavaliere azzurro).

All’epoca della Repubblica di Weimar, insegnò alla Scuola di architettura, arte e design “Staatliches Bauhaus”, punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti legati al razionalismo e al funzionalismo.

Nel 1933 fu costretto a lasciare la Germania, poiché il regime nazista giudicava la sua produzione come “arte degenerata” (102 sue opere furono rimosse dai Musei tedeschi); nel 1939 (in quanto figlio di madre svizzera) chiese la cittadinanza svizzera, che però gli fu concessa soltanto il 5 luglio 1940, dopo la morte avvenuta il 29 giugno 1940.

La Svizzera ha poi “riscoperto” questo artista, al quale dal 2005 è dedicato a Berna un grandioso Centro (“Zentrum Paul Klee”), progettato dall’architetto italiano Renzo Piano, che ospita più di 4000 opere, e comprende spazi destinati a convegni e mostre, laboratori per i giovani e una biblioteca.

Trascrivo, con traduzione in italiano, un articolo mandato in onda dalla RAI-Radiotelevisione Italiana (Radio Roma) il 19 ottobre 1996, nel quadro delle trasmissioni per l’estero in Esperanto.

Allego il francobollo svizzero del 1979 per il primo centenario della nascita di Paul Klee.


(Segue traduzione in italiano)

RADIO ROMA-ESPERANTO, 19.10.1996

Ekde hodiaŭ en Milano la granda ekspozicio dediĉita al “Bauhaus”, la germana grupo de kreaj metiartistoj kiuj, en la dudekaj jaroj, draste transformis la ideon pri domo. Temis pri revo je demokrateco aplikita ankaŭ al la mebloj kaj al pentroarto, kiu en Germanio de la epoko de la Vajmara respubliko implikis arkitektojn kiajn Gropius kaj Van der Rohe kaj pentristojn kiajn Klee kaj Kandinskij, aŭtorojn kaj ĉefrolulojn de tio, kio estas difinita de kelkaj nuntempaj gazetoj kiel “la lasta utopio”.

La granda Milana revuado ekzamenas, el la vidpunkto de historio kaj de produktado, la tutan krean ciklon de movado, kiu profunde influis ĉiujn artojn de ĉi tiu jarcento.

Dividite en naŭ sekciojn, la ekspozicio retrairas la 14 vivojarojn de Bauhaus (de 1919 ĝis 1933), prezentante de fojo al fojo ĝiajn ĉefrolulojn.

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(Traduzione)

RADIO ROMA-ESPERANTO, 19.10.1996

A partire da oggi a Milano la grande mostra dedicata al “Bauhaus”, il gruppo tedesco di artigiani creativi che, negli anni venti, trasformarono radicalmente l’idea della casa. Si trattava di un sogno di democrazia applicata anche ai mobili e alla pittura, che nella Germania dell’epoca della Repubblica di Weimar coinvolse architetti come Gropius e Van der Rohe e pittori come Klee e Kandinskij, autori e protagonisti di quella che alcuni giornali di adesso definiscono “l’ultima utopia”.

La grande rassegna milanese prende in esame, dal punto di vista storico e produttivo, l’intero ciclo creativo del movimento, che influenzò profondamente tutte le arti di questo secolo. 

Divisa in nove sezioni, la mostra ripercorre i 14 anni di vita del Bauhaus (dal 1919 al 1933), presentando di volta i suoi protagonisti.

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