Personaggi

Andrea Bocelli

Il 22 settembre è l’anniversario della nascita (nel 1958) del cantante italiano (toscano) Andrea Bocelli
it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Bocelli
uno dei tenori più famosi (di musica lirica e leggera).
Ipovedente dalla nascita per un glaucoma (la madre rifiutò di abortire, malgrado l’avvertimento dei medici che il nascituro avrebbe avuto dei problemi), divenne completamente cieco a 12 anni, per una pallonata negli occhi durante una partita di pallone. Tuttavia studiò e si laureò in legge (del resto, Andrea Bocelli è un esempio vivente dei risultati possibili anche per un non vedente dalla forte volontà).
Ho già parlato di lui il 22 settembre 2017,

Andrea Bocelli


con presentazione della canzone “Vivo per lei”, in italiano e nella traduzione in Esperanto.
Oggi presento la canzone “Con te partirò” (conosciuta anche nella versione inglese, “Time to say goodbye”), in italiano en nella traduzione in Esperanto (“Kun vi iros mi”).
La traduzione è dovuta a Roberto Pigro, insegnante italiano a Cipro, linguista, e musicista; l’interpretazione è del cantautore, polistrumentista e arrangiatore Marco Gatti.
Con l’occasione, ricordo che nel 2006, Andrea Bocelli fece parte del Comitato d’Onore del 91° Congresso Universale di Esperanto (Firenze).
Allego la p. 20 de “L’Esperanto” 2019-1 (gennaio-febbraio 2019), con un articolo sul perdurante atteggiamento favorevole di Bocelli nei confronti del movimento esperantista; ne trascrivo il testo italiano, e lo mi traduco in Esperanto.


CON TE PARTIRÒ

Parole di Lucio Quarantotto, musica di Francesco Sartori

Quando sono solo
sogno all’orizzonte
e mancan le parole,
Si lo so che non c’è luce
in una stanza quando manca il sole,
se non ci sei tu con me, con me.
Su le finestre
mostra a tutti il mio cuore
che hai acceso,
chiudi dentro me
la luce che
hai incontrato per strada.

Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò,
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li vivrò.

Quando sei lontana
sogno all’orizzonte
e mancan le parole,
e io sì lo so
che sei con me,
tu mia luna tu sei qui con me,
mio sole tu sei qui con me,
con me, con me, con me.

Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li rivivrò.
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li rivivrò.
Con te partirò.
Io con te.

°°°°°
KUN VI IROS MI
Vortoj de Lucio Quarantotto, muziko de Francesco Sartori
Traduko de Roberto Pigro
kantaro.ikso.net/kun_vi_iros_mi

Sen paroli, kiam mi solas,
revas mi kaj horizontospektas.
Jes, ja veras, ke mallumas ĉambro,
Kiam la suno mem forestas,
Se ne estas vi tie ĉi, kun mi.
Ekster fenestro,
Montru al ĉiuj mian koron,
kiun vi lumigis.
Enfermu en min
La lumon, kiun
Vi renkontis survoje.

Refreno:

Kun vi iros mi
Al landoj, kiujn neniam
Antaŭe mi vidis kun vi,
nun mi veturu tien.
Kun vi iros mi
Per ŝipoj al maroj,
Kiuj en la ver’
Ne ekzistas, nenie estas plu,
Kun vi mi iros tien.

Kiam vi estas malproksima,
Spektas mi senvorte horizonton.
Kaj mi scias,
ke vi estas tie, kun mi.
Vi, mia luno, estas tie kun mi.
Vi, mia suno, estas tie kun mi,
kun mi, kun mi, kun mi.

Refreno
Kun vi iros mi
Al landoj, kiujn neniam
Antaŭe mi vidis kun vi,
nun mi veturu tien.
Kun vi iros mi
Per ŝipoj al maroj,
Kiuj en la ver’
Ne ekzistas, nenie estas plu,
Kun vi mi iros tien.
Kun vi iros mi
Per ŝipoj al maroj,
Kiuj en la ver’
Ne ekzistas, nenie estas plu,
Kun vi mi iros tien.
Kun vi iros mi
Mi kun vi.

°°°°°
Nonostante “Con te partirò” sia divenuta a suo modo un classico e sia stata tradotta in tante lingue ed utilizzata nei contesti più disparati (anche come colonna sonora, dai thriller ai film d’animazione, alle commedie), la versione in Esperanto aggiunge un tassello significativo nella piccola grande storia del brano.
La canzone è frutto di un’alchimia, di un equilibrio tra un testo evocativo, una musica orecchiabile e dolce, e un ritmo che spinge verso una sana esaltazione. Una pagina che guarda al futuro e apre le ali in direzione del sogno… proprio come l’Esperanto, lingua che esprime una nobilissima utopia e che porta con sé i valori della pace e dell’accoglienza.
È stato davvero emozionante ritrovare l’intensità fonetica del testo di “Con te partirò” in una lingua “altra”, ma altrettanto bella: un idioma che esprime il plusvalore di essere “statutariamente” concepito per unire, per abbattere le barriere.
(Andrea Bocelli, attraverso la moglie Veronica Berti, “L’Esperanto” 2019-1, p. 20)
°°°°°
(traduko)

Kvankam “Con te partirò” fariĝis simaniere klasikaĵo kaj estis tradukita al multaj lingvoj kaj utiligita en plej malsamaj kuntekstoj (ankaŭ kiel sonstrio, de streĉaj ĝis kartunaj filmoj, ĝis komedioj), la versio en Esperanto aldonas signifoplenan eron en la malgranda granda historio de la peco.
La kanzono estas frukto de alkemio, de ekvilibro inter elvokiva teksto, facile memorebla kaj dolĉa muziko, kaj ritmo, kiu pelas al sana eskzaltiĝo. Iu paĝo, kiu rigardas al la estonto kaj malfermas la flugilojn direkte al la revo… ĝuste kiel Esperanto, lingvo kiu esprimas noblegan utopion, kaj kiu portas en si la valorojn de la paco kaj de la akceptemo.
Estis vere emocie retrovi la sonoran intensecon de la teksto de “Con te partirò” en lingvo “alia”, sed same bela: idiomo, kiu esprimas la kromvaloron, ke ĝi estas “laŭkonstitucie” konceptita por unuigi, por disbati la barojn.
(Andrea Bocelli, pere de la edzino Veronica Berti, “L’Esperanto” 2019-1, p. 20)

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