Personaggi

Sem Benelli

Il 18 dicembre è l’anniversario della morte (nel 1949) del drammaturgo, scrittore e poeta italiano (toscano) Sem Benelli (1877-1949)
it.wikipedia.org/wiki/Sem_Benelli
famoso tra le due guerre soprattutto quale autore di testi teatrali, in particolare la tragedia “La cena delle beffe”, ambientata nella Firenze di Lorenzo de’ Medici detto “il Magnifico” (1449-1492)
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A suo tempo, Sem Benellli ebbe un successo clamoroso (fu addirittura paragonato a Gabriele D’Annunzio); oggi, pochi lo ricordano, anche se si ripete (spesso senza conoscerne l’origine) una battuta del film (anch’esso intitolato “La cena delle beffe”) che, nel 1941, il regista Alessandro Blasetti trasse dalla tragedia, con Amedeo Nazzari (nome d’arte di Salvatore Buffa)
it.wikipedia.org/wiki/Amedeo_Nazzari
e Clara Calamai
it.wikipedia.org/wiki/Clara_Calamai
(che, a quel tempo, fece scandalo mostrando il seno nudo)

La frase, pronunciata con un caratteristico accento sardo da Amedeo Nazzari, è questa: “Chi non beve con me, peste lo colga!”.

Nel 1929 (secondo quanto riportato nel numero 1929-1, p. 9 della rivista “L’Esperanto”) era in corso la traduzione in Esperanto de “La cena delle beffe”; non viene indicato il nome del traduttore, ma da altre fonti si sa che si trattava di Rinaldo Orengo (1891-1991)
eo.wikipedia.org/wiki/Rinaldo_Orengo
Tuttavia (diversamente da quanto indicato nella “Enciklopedio de Esperanto” del 1933, poi ripetuto in maniera acritica in altre pubblicazioni), la traduzione non fu mai edita, e verosimilmente il manoscritto andò in fumo nel bombardamento dell’agosto 1943 della Galleria Vittorio Emanuele di Milano, dove aveva sede la Federazione Esperantista Italiana

Frascati


Allego il francobollo italiano del 2007, su bozzetto di Rita Fantini, in onore di Amedeo Nazzari.

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