Personaggi

Celestino V

Il 13 dicembre 1294 Pietro Angelerio, detto Pietro da Morrone (vissuto tra il 1209/1215 e il 1296), Papa dal 29 agosto 1294 con il nome di Celestino V, abdicò al papato
it.wikipedia.org/wiki/Papa_Celestino_V
Pietro da Morrone, venerato come Santo dalla Chiesa cattolica con il nome di Pietro Celestino, non compì un atto eccezionale: già altri Papi avevano abdicato al papato, ed altri lo faranno, fino a Benedetto XVI); ma,ha avuto la sfortuna di essere ricordato in modo negativo da Dante, che nella Divina Commedia (Inferno 3,58-60), pur non nominandolo esplicitamente, dice:

Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.

In realtà, Pietro da Morrone non rifiutò “per viltà”: catapultato alla dignità papale da una lunga esperienza di vita ascetica ed eremitica (basti pensare che, ad un certo punto, lasciò l’eremo di Morrone per ritirarsi sulla Maiella, dato che perfino l’incessante accorrere di fedeli in quella località sperduta lo disturbava), si trovò ad affrontare l’ostilità degli ambienti romani, che non accettavano di buon grado uno spirito libero, assertore della supremazia della coscienza, uomo di preghiera e di limpida spiritualità: e fu, quindi, costretto a rinunciare al papato (e c’è da domandarsi se situazioni analoghe non si siano presentate anche con Benedetto XVI).
Dopo la rinuncia, Celestino V avrebbe voluto tornare al suo eremo, ma il suo successore, papa Bonifacio VIII, lo relegò in una cella del castello di Fumone, dove morì il 19 maggio 1296.
Proclamato Santo quasi subito (il 5 maggio 1313), le sue spoglie riposano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila
it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Maria_di_Collemaggio
alla quale egli aveva legato la cosiddetta “Perdonanza”
it.wikipedia.org/wiki/Perdonanza_Celestiniana
tuttora praticata con largo concorso di fedeli: la remissione dei peccati a chiunque, tra il 28 ed il 29 agosto, sinceramente pentito, oltrepassi la soglia della Basilica (un atteggiamento eccezionale – basato sui concetti di misericordia e riconciliazione – in un’epoca in cui il perdono era spesso legato alla speculazione e al denaro, ed era negato ai nemici personali del Papa: Bonifacio VIII, ad esempio, che in un certo senso “copiò” la Perdonanza nell’indire il primo Giubileo nel 1300, ne escluse dai benefici chi aveva rapporti con la nobile famiglia romana Colonna, a lui ostile!).
Allego l’immagine di un francobollo emesso nel 2010 per ricordare Celestino V (è curioso notare che il francobollo riproduce l’effigie di Papa Benedetto XVI accanto a quella del suo predecessore, quasi si presentissero gli eventi futuri).

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