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Giuseppe Zoppi

Il 18 settembre è l’anniversario della morte (nel 1952) del poeta, scrittore e critico letterario svizzero di lingua italiana Giuseppe Zoppi (1896-1952)

de.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Zoppi

(non c’è su di lui una pagina di Wikipedia in italiano).

Professore (dal 1931) di lingua e letteratura italiana al Politecnico Federale (ETH) di Zurigo, sulla cattedra che era stata di Francesco De Sanctis

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/03/28/francesco-de-sanctis/

ha fatto conoscere in Svizzera i tesori della letteratura italiana; d’altro canto, da vero mediatore culturale, con le sue traduzioni ha fatto conoscere, agli italiani e nella Svizzera di lingua italiana, autori svizzeri di lingua francese (ad esempio, Charles-Ferdinand Ramuz, 1878-1947

it.wikipedia.org/wiki/Charles-Ferdinand_Ramuz )

e di lingua tedesca (ad esempio, Conrad Ferdinand Meyer, 1825-1898

it.wikipedia.org/wiki/Conrad_Ferdinand_Meyer ).

e Gottfried Keller (1819-1890)

it.wikipedia.org/wiki/Gottfried_Keller

Tra le due guerre mondiali, Zoppi ha goduto in Svizzera di una certa notorietà, anche perché suoi componimenti venivano pubblicati nelle antologie scolastiche, grazie allo stile limpido, alle accattivanti descrizioni del paesaggio e all’assenza di impegno sociale. Queste stesse caratteristiche (in particolare, una visione edulcorata della vita) hanno poi, nel mondo della civiltà dei consumi, fatto venire meno l’apprezzamento del pubblico; attualmente, però, è in corso una rivalutazione, di pari passo con la riscoperta della civiltà contadina.

Esiste la traduzione in Esperanto di questi brani di Giuseppe Zoppi:

– “La letteratura della Svizzera di lingua italiana” (La literaturo de itallingva Svislando”, Svisa Antologio, 1939;

– “Leggenda del pastore”, da  “Il libro dell’alpe”- (Legendo de paŝtisto, el La libro de l’ alpo), Svisa Antologio, 1939;

– “Notte dolce” (Dolĉa nokto), trad. Kálmán Kalocsay, Svisa Antologio, 1939; Tutmonda sonoro, 1981, p. 537;

– “Gabbiani” (Mevoj), trad. Kálmán Kalocsay, Svisa Antologio, 1939; Literatura Mondo 1947-1/2, p. 27; Tutmonda sonoro, 1981, p. 538;

– “Per la morte della madre” (Pri l’ morto de l’ patrino, trad. Kálmán Kalocsay, Svisa Antologio, 1939; Tutmonda sonoro, 1981, p. 538-539;

– “Il frutto spinoso” (La dornfrukto), trad. Kálmán Kalocsay, Svisa Antologio, 1939; Tutmonda sonoro, 1981, p. 539-540.

Trascrivo, nella versione in Esperanto, “Mevoj” (Gabbiani), ed allego l’immagine della copertina della “Svisa Antologio” (Antologia Svizzera), a cura di Arthur Baur, 1939.


MEVOJ

 

Halti, lacega, meze de la ponto

de l’ fremda urb’, demandi per okuloj

al la river’, transsalti al la krio

kaj raspa flugo de la bankaj mevoj.

 

Ĝoj’ de flugiloj inter domoj pezaj!

Miro de ondoj, mir’ de horizontoj.

Susur’ de spacoj kaj trapas’ de ventoj.

Descendis teren la ĉiel’ vortice.

 

Giuseppe Zoppi, trad. Kálmán Kalocsay

Svisa Antologio, 1939

Literatura Mondo, 1947-1/2, p. 27

Tutmonda sonoro, 1981, p. 538

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