Personaggi

Giovanni Raboni

Il 16 settembre è l’anniversario della morte (nel 2004) del poeta, scrittore e giornalista italiano (genovese) Giovanni Raboni (1932-2004).

Due sue poesie sono state tradotte in Esperanto, da Carlo Minnaja, e pubblicate nel volume “Enlumas min senlimo”, LF-Koop, La-Chaux-de_Fonds 1990: “Imbarcadero” (Varfo), e la terza delle “Canzonette mortali” (Mortigaj kanzonetoj).

Trascrivo “Imbarcadero” (Varfo), ed allego la copertina di “Enlumas min senlimo”.


IMBARCADERO

 

I pochi che aspettano, pochi

per volta, pochi e sempre, che il traghetto

torni dall’altra riva

filando piatto, silenzioso

tranne i colpi da sotto, sordi,

dell’acqua scolorita

nel furioso nevischio di dicembre

e alla Salute, a San Tomà nessuno

che parli, solo uno

che si raschia la gola,

bestemmia, tende la mano all’obolo – oh diletti

vi ho ritrovati, vi ravviso

sotto ombrelli e cappucci, è il vostro corpo

stranamente visibile

che ancora migra, si riunisce

di là, dopo la terra,

a tanto caro sangue…

 

Giovanni Raboni

 

°°°°°

 

VARFO

 

La malmultaj atendas, malmultaj

ope, malmultaj ĉiam, ke la pramo

el la kontraŭa bordo

revenu plate, silente

krom pro l frapoj de sube, surdaj,

de l’ akvo senkolora

en la furia grajlo de decembro

kaj ĉe Salute, San Tomà neniu

kiu vortas, nur iu

raspanta sian gorĝon,

blasfemanta, la manon elmetas por almoz’ – ho karaj

mi vin retrovis, vin rekonas

sub ombreloj, kapuĉoj; estas via

korpo strange videbla

kiu plu migras, rekuniĝas

tie for, post la tero

al tiom kara sango…

 

Giovanni Raboni, trad. Carlo Minnaja

(“Enlumas min senlimo” 1990, p. 260)

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