Personaggi

Camille Flammarion

Il 3 giugno è l’anniversario della morte (nel 1925) dell’astronomo e divulgatore scientifico francese Nicolas Camille Flammarion, conosciuto come Camille Flammarion (1842-1925)

it.wikipedia.org/wiki/Camille_Flammarion

Ho accennato a lui il 14 marzo 2018, quando ho parlato dell’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/03/14/giovanni-schiaparelli/

poiché entrambi si occuparono della possibilità di vita su altri pianeti; Flammarion, in particolare nel libro “La pluralité des mondes habités” (La pluralità dei mondi abitati), ma anche in numerosi altri scritti, affermò non solo che quella vita è possibile, ma anche che l’uomo non è al centro dell’Universo.

Temperamento originale (fece il viaggio di nozze in pallone aerostatico), cultore dello spiritismo (tra l’altro, il 2 aprile 1869 tenne l’elogio funebre del celebre spiritista Allan Kardec)

it.wikipedia.org/wiki/Allan_Kardec

Flammarion si lasciò però imbrogliare dalla sedicente medium Eusapia Palladino

it.wikipedia.org/wiki/Eusapia_Palladino

Bisogna dire, tuttavia, che era in buona compagnia”, perché le prestarono fede anche altri personaggi famosi (tra cui Bolesław Prus

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/08/20/boleslaw-prus/

e Arthur Conan Doyle)

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/05/22/conan-doyle/

Più in generale, malgrado la sua notevole attività scientifica, non posso fare a meno di esprimere perplessità sul suo modo di vedere la vita; ad esempio, nella rivista culturale in Esperanto “Literatura Mondo” 1937-4, p. 123-124, è riportato questo giudizio, da lui espresso alla fine del secolo diciannovesimo, in risposta alla domanda fattagli da un giornale parigino su come immaginava che sarebbero state le donne del ventesimo secolo:

>“La emancip-aspiroj de la virino ne kondukas al feliĉo. Kion la virino povas gajni, se juna knabino surgrimpas la ŝtalĉevalon (biciklon)? Tio ne estas virineca, ne ĉarma. Kaj ne sana…”.

Traduzione: Le aspirazioni all’emancipazione della donna non conducono alla felicità. Che cosa può guadagnare la donna, se una giovane ragazza inforca il cavallo d’acciaio (la bicicletta)? Non è femminile, non è bello. E non è sano…

La cosa più singolare è che la moglie di Flammarion, Sylvie Pétiaux, era un’accanita femminista (fondò nel 1894 l’associazione pacifista “La paix et le désarmement par les femmes” – La pace e il disarmo ad opera delle donne).

Allego il francobollo francese del 1956 (disegnato e inciso da Raoul Serres), nella serie “Savants et inventeurs” (Scienziati e inventori), per la “astronomie populaire” (astronomia popolare) di Flammarion.

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