Il 17 marzo ricorre l’anniversario della proclamazione (nel 1861) dell’unità d’Italia: quel giorno, infatti, fu promulgata la legge n.1 del Regno d’Italia (che riproduceva la legge n. 4671 del Regno di Sardegna), consistente in un unico articolo, estremamente sintetico:
Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia.
Il nuovo Regno nasceva con un difetto d’origine, perché il suo sovrano rimaneva Vittorio Emanuele “secondo”, in continuità con il Regno di Sardegna, anziché diventare, quale Re d’Italia, Vittorio Emanuele “primo”: questo rendeva evidente che, anziché una condivisa unificazione nazionale, era avvenuto un ampliamento del Regno di Sardegna, il quale aveva annesso le altre regioni del Paese. Questo pesa ancor oggi, poiché a distanza di più di 150 anni l’unità nazionale è tutt’altro che realizzata negli spiriti dei cittadini.
Quanto al collegamento con l’Esperanto, un grande manifesto tricolore (cm 70×100), con testo in italiano ed Esperanto, fu realizzato nel 2011 per una Mostra presso la Biblioteca nazionale di Esperanto (Archivio di Stato di Massa), in occasione del 150° anniversario della proclamazione dell’unità d’Italia.
Date le dimensioni del manifesto, non posso allegarne l’immagine in una forma che consenta il godimento dei particolari mediante ingrandimenti e riduzioni, perché quell’immagine in pdf pesa più di 8 mega; ne allego un’immagine sintetica in jpg, che dà soltanto una pallida idea della bellezza di questa realizzazione di Alessandro Simonini.