Item #1029
Appunti attorno al problema della lingua universale
La tesi discute vari progetti di lingue universali e argomenta che il progetto di Zamenhof ha attraversato in breve le medesime fasi storiche delle sviluppo della lingua universale: restaurazione del latino, poi lingua “a priori” e puramente combinatoria; infine, lingua “a posteriori”. L’autore mette in guardia contro l’idea chimerica di una lingua essenzialmente dotta, in quanto una lingua può diventare universale o internazionale solo per la sua semplicità di apprendimento e la possibilità di un suo uso vivo e quotidiano. Da questo punto di vista, la stessa struttura delle parole dell’Esperanto è un mezzo mnemotecnico per ricordarle, mentre la lingua dei dotti è solo il punto d’arrivo di un processo di crescita. Interessante la rilettura della storia della linguistica in una prospettiva che privilegia il nominalismo e l’asserzione (anti-Herderiana) che tutti i linguaggi sono artificiali, in quanto creati ad arte dall’uomo.
November 1970
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Bertoni, Italo
Adamo, G.
Università degli Studi di Genova
Magistero
Pedagogia
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