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Virgilio

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Il 15 ottobre è l’anniversario della nascita (nel 70 a.C.) del poeta latino Publius Vergilius Maro, in italiano Publio Virgilio Marone (70 a.C.-19 a.C.).

it.wikipedia.org/wiki/Publio_Virgilio_Marone

Ho già parlato di lui il 15 ottobre 2018

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/10/15/virgilio/ 

e ll 15 ottobre 2019.

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/10/15/virgilio-2/ 

Oggi trascrivo i versi 12-18 del primo canto dell’Eneide, in latino, in italiano e in Esperanto.

Si noti che la classica traduzione italiana di Annibal Caro (1507-1576) non è affatto fedele all’originale.

Allego:

– un francobollo tunisino del 1973 per Cartagine; 

– la copertina della traduzione in Esperanto dell’Eneide (Aeneidos), ad opera di Henri Vallienne (1906).


Urbs antiqua fuit Tyrii tenuere coloni 12

Karthago, Italiam contra Tiberinaque longe

ostia, dives opum studiisque asperrima belli,

quam Iuno fertur terris magis omnibus unam 15

posthabita coluisse Samo. hic illius arma,

hic currus fuit; hoc regnum dea gentibus esse,

si qua fata sinant, iam tum tenditque fovetque.

Vergilius, «Aeneidos», I, 12-18

°°°°°

Grande, antica, possente e bellicosa

colonia de’ Fenici era Cartago,

posta da lunge incontr’Italia e ’ncontra

a la foce del Tebro, a Giunon cara

sì, che le fur men care ed Argo e Samo.

Qui pose l’armi sue, qui pose il carro,

qui di porre avea già disegno e cura

(se tale era il suo fato) il maggior seggio,

e lo scettro anco universal del mondo.

Virgilio, Eneide, I, 12-18, trad. Annibal Caro

°°°°°

Estis antikva grandurbo de Tiraj fondita margentoj

kiu, Kartago nomita, Italan kaj Tibran, tra maro,

bordon rigardas, batalon amanta fervore, kaj riĉa.

15 Tiun Junono pli amis ol ĉiujn ceterajn sanktaĵojn –

Samo mem estis kaŝita; – ĉar tie ŝi siajn armilojn

havis kaj ĉaron. Al ĝi do aldoni deziris diino

regnon tutmondan, al tio penante, se volus Fataloj.

Virgilio, « Eneido », kanto I, 12-18, rad. Henri Vallienne

eo.wikisource.org/wiki/Eneido

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