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Capodanno

Nel giorno di Capodanno, trascrivo (in romanesco, e nella traduzione in Esperanto) un gustoso sonetto del poeta romanesco Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), che gioca sulle parole (Buon Capo d’aglio invece di Buon Capo d’anno), e soprattutto si avvale furbescamente di un’antica credenza popolare, secondo cui quello che si fa il primo dell’anno si farà per tutto l’anno: per questo motivo il poeta invita una donna (Maria) a “fare insieme un contrabbando” (cioè una cosa proibita, facilmente intuibile), dato che in questo giorno “tutti i gusti devono essere a coppia”.

Il sonetto termina con una delle solite “trovate” di Belli: prima della riforma liturgica del 1963, il primo dell’anno la Chiesa cattolica ricordava la “Circoncisione di Gesù”, secondo il rito ebraico (Vangelo di Luca 2, 21: “Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù”). Il popolano protagonista dei sonetti di Belli, di fronte al fatto che “il bambino Gesù s’è circonciso”, conclude (senza poi sbagliare tanto) che “il figlio di Dio s’è fatto ebreo”.

Immagini:

1- francobollo francese del 2014, con gli auguri di Buon Anno;

2- particolare del dipinto “La circoncisione di Gesù” di Benvenuto Tisi detto il Garofalo (1476/1481-1559), conservato a Parigi, Museo del Louvre.


660. ER BON CAPO D’ANNO

Bon capo-d’ajjo (1) a lei, sora (2) Maria.

Nun c’è arisposta? (3) e che vor dí? (4) ve fanno? (5)

Eh oggi s’ha da vive in alegria

e nun pijjasse de gnisun (6) malanno.

Anzi, io volevo, per nun dí bucía, (7)

che facessimo inzieme un contrabbanno; (8)

ché quer che se fa oggi, sposa (9) mia,

poi se seguita a fà pe tutto l’anno.

Tutti li gusti hanno da èsse (10) a coppia

in sto giorno; e inzinenta (11) in paradiso

se dà a li santi la pietanza doppia.

E perché er Papa ha messo er giubbileo?

Perché er bambin Gesú s’è circonciso,

e ‘r fijjolo de Dio s’è fatto ebbreo.

Giuseppe Gioachino Belli

1. Capo d’aglio, sta scherzosamente per “Capo d’anno”. 2. Letteralmente, Signora; è l’appellativo con cui a Roma ci si rivolge(va) a una donna. Da non confondere con una parola di uguale aspetto ma diverso significato, la “sora” (sorella, dal latino soror) con cui ad esempio Francesco d’Assisi si rivolge alle creature: “Laudato sì’, mi Signore, per sora nostra Morte corporale”. 3. Risposta. 4. Che vuol dire? 5. Vi piace? 6. Nessun. 7. Bugia. 8. Letteralmente, contrabbando; per estensione, cosa fatta di nascosto (facilmente intuibile). 9. Titolo che si dà a ogni donna in età da marito. 10. Devono essere. 11. Perfino.

°°°°°

LA BONA NOV-JAR-TAGO

Bonan jakon, al vi, onjo Maria!

Vi ne respondas. Certe io jukas.

Hodiaŭ estas tago idilia,

hodiaŭ varmas, dolĉas kaj eĉ kukas.

Mi jen revas pri revo iluzia:

mi kaj vi kaŝas nin kaj kune trukas.

Faron belan de nun, pro volo dia,

vi daŭre tra la tuta jaro plukas.

Hodiaŭ ĉio estu en du-aro.

Kaj paradize Dio jam decidis:

manĝos duoble nia sanktularo.

Kial, do, ekestis papa jubileo?

Ĉar eĉ Jezuon oni cirkumcidis,

kaj la filo de Di’ iĝis hebreo.

Giuseppe Gioachino Belli,

trad. Renato Corsetti (30.12.2004)

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