Personaggi

Orazio

L’8 dicembre è l’anniversario della nascita (nel 65 a.C.) del poeta italiano di lingua latina Quintus Horatius Flaccus (65 a. C.-8 a. C.), in italiano Quinto Orazio Flacco, conosciuto come Horatius (in latino), Orazio (in italiano), Horace (in francese e inglese), Horaz (in tedesco), Horacio (in spagnolo ed Esperanto) it.wikipedia.org/wiki/Quinto_Orazio_Flacco

Ho già parlato di lui l’8 dicembre 2018.

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/12/08/quinto-orazio-flacco/ 

Trascrivo, in latino e nelle traduzioni in italiano e in Esperanto, la famosa poesia del “Carpe diem” (Cogli il momento).

Allego un francobollo del 1993 della Repubblica di San Marino, per il bimillenario della morte di Orazio, con il “Carpe diem”.


CARMINA 1,11

Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi

finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios

temptaris numeros. ut melius, quidquid erit, pati.

Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,

quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare

Tyrrhenum: sapias, vina liques, et spatio brevi

spem longam reseces: dum loquimur, fugerit invida

aetas: carpe diem quam minimum credula postero.

°°°°°

Non indagare, non è lecito, quale termine a me, a te

gli dèi abbiano dato, Leuconoe, e non tentare

gli oroscopi babilonesi, è meglio accettare quel che sarà.

Sia che Giove abbia assegnato molti inverni, sia l’ultimo

che ora fiacca il mare Tirreno contro la barriera degli scogli,

sii saggia, filtra i vini, e in un breve spazio

tronca una lunga speranza; mentre parliamo, è fuggito il tempo 

invidioso: cogli il momento,

facendo il meno possibile affidamento sul futuro.

Quinto Orazio Flacco, trad. Antonio De Salvo

°°°°°°

AL LEŬKONOE

Ne serĉu ja (tabuas ties kono),

kian futuron donis senmortuloj

al mi, al vi. Ne provu do kalkulojn

divenajn de l’ magia Babilono,

Leŭkonoe’. Ja eble, laŭ dispono

de Jovo ni travivos vintrojn plurajn,

aŭ – nur ĉi lastan, kies vent’ murmurajn

mar-ondojn rompas sur la rif’ el ŝtono.

Pli bone nur toleri la destinon,

kiel ajn estos. Saĝu, filtru vinon,

kaj la esperon longan tondu kurta.

Dum ni parolas, kuras temp’ envia!

Pluku la tagon, kun la plej malmulta

kredemo, ke l’ morgaŭo estos via.

Horatius (Horacio), trad. Kálmán Kalocsay,

“Tutmonda Sonoro”, HEF, Budapest 1981, p. 199

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *