Oggetti

Corallo

In genere si pensa al corallo come ad una pietra preziosa; ma in realtà si tratta della secrezione calcarea (rossa, rosea o bianca) di un piccolissimo polipo (Celenterati) che vive in colonie.

Nella mitologia greca (ne parla Ovidio nel poema “Metamorphoseon”- Metamorfosi), il corallo nacque quando Perseo, uccisa la Medusa, ne posò la testa su alcuni ramoscelli tratti dal mare, i quali assorbirono il sangue del mostro e si indurirono: questo spiegherebbe perché il corallo, morbido sott’acqua, si indurisce al contatto dell’aria, assumendo (come dice Plinio il Vecchio nella “Naturalis Historia” – Storia Naturale) l’aspetto di una fronda pietrificata.

Secondo le credenze popolari, il corallo non solo avrebbe proprietà terapeutiche, ma anche allontanerebbe il malocchio: per questo motivo, si mettono al collo dei bambini dei rametti di corallo, come amuleto. Questa usanza è attestata in pittura: ad esempio, nella “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca (1470) il piccolo Gesù ha al collo un rametto di corallo (secondo un’altra interpretazione, il rosso corallo simboleggia il sangue che sarà versato dal Cristo).

In Italia, la pesca e la lavorazione del corallo avvengono soprattutto in due località: Torre del Greco (presso Napoli) ed Alghero (in Sardegna).

Trascrivo, con traduzione in italiano, parte di un articolo andato in onda il 26 novembre 1978 nel quadro delle trasmissioni per l’estero in lingua Esperanto della Radiotelevisione Italiana – RAI (Radio Roma), ed allego:

– l’immagine della “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche;

– il francobollo italiano del 2010 per il corallo rosso di Torre del Greco.


(segue traduzione in italiano)

TORRE DEL GRECO, LA KORALA URBO

Teksto de Velia Corsini, traduko de Antonio De Salvo

RADIO ROMA – ESPERANTO, 26.11.1978

Komence de la 19-a jarcento, marsejlano, kiu nomiĝis Martin, starigis atelieron por la prilaborado de koralo en Torre del Greco apud Napolo; en la daŭro de malmultaj jardekoj, tiu urbeto iĝis la plej granda centro en Eŭropo por la kaptado de koralo kaj ĝia arta prilaborado. Laŭgrade, koncentriĝis en la atelieroj de Torre del Greco ankaŭ la prilaborado pli frue farita en aliaj urboj, italaj kaj fremdaj. Ankoraŭ nun, kvazaŭ pro natura vokiĝo, 90% el la koralo kaptata en la mondo estas pritraktata en la atelieroj de Torre del Greco, ĉe la piedoj de Vezuvo.

En la urbeto ekzistas pli ol 350 atelieroj, en kiuj laboras preskaŭ 3.000 personoj (inkluzive de tiuj, kiuj laboras hejme), kiuj tranĉas, poluras, boras, surfadenigas. Ne kalkulante la ĉizistojn, kiuj kapablas krei eksterordinarajn unikaĵojn: ankaŭ ili estas rimarkinde multaj, kaj ĝuas internacian renomon, merititan kaj enviindan.

Koralo havis, kompreneble, momentojn de pli granda aŭ malgranda populareco, sed ĝi neniam suferis pro vera dekadenco: persona ornamaĵo, aŭ ornama elemento, ĝi daŭre apartenas al la altvaloraj artaj objektoj, kaj kiel tia ĝi ĉiam havos rafinitajn ŝatantojn, kaj povos esti pli aŭ malpli populara, tamen neniam ekstermoda.

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(traduzione):

Velia Corsini: TORRE DEL GRECO, LA CITTÀ DEL CORALLO

RADIO ROMA – ESPERANTO, 26.11.1978

All’inizio del 19° secolo, un marsigliese, che si chiamava Martin, impiantò un laboratorio per la lavorazione del corallo a Torre del Greco vicino Napoli; nell’arco di pochi decenni, quella cittadina divenne il più grande centro d’Europa per la pesca del corallo e la sua lavorazione artistica. Un po’ alla volta, si concentrò nei laboratori di Torre del Greco anche la lavorazione che prima avveniva in altre città, italiane e straniere. Ancora adesso, quasi per una vocazione naturale, il 90% del corallo pescato nel mondo è trattato nei laboratori di Torre del Greco, ai piedi del Vesuvio.

Nella cittadina ci sono più di 350 laboratori, in cui lavorano quasi 3.000 persone (compresi i lavoranti a domicilio), che tagliano, rifiniscono, traforano, infilano. Senza contare gli incisori, che sono capaci di creare straordinari pezzi unici: anche loro sono notevolmente numerosi, e godono di fama internazionale, meritata e invidiabile.

Il corallo ha avuto, ovviamente, momenti di maggiore o minore popolarità, ma non ha mai subìto un vero declino: ornamento personale, o elemento ornamentale, continua a far parte agli oggetti artistici di valore, ed in quanto tale avrà sempre dei raffinati estimatori, e potrà essere più o meno popolare, ma non andrà mai fuori moda.

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