Personaggi

Cesare Pascarella

Il 28 aprile è l’anniversario della nascita (nel 1858) del poeta dialettale romanesco Cesare Pascarella (1858-1940)
it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Pascarella
Ho già parlato di lui l’8 maggio 2018, nell’anniversario della morte.

Cesare Pascarella


Cesare Pascarella (che fu anche pittore e viaggiatore), è noto soprattutto per:
– una serie di 50 sonetti, in cui un popolano romano racconta, a modo suo, “La scoperta dell’America”;
– una serie di sonetti (“Storia nostra”), in cui un popolano romano racconta, a modo suo, la storia di Roma dalla fondazione all’epoca moderna; ne scrisse “soltanto” 277, dei 350 programmati.
“La scoperta dell’America” è stata tradotta in Esperanto da Gaudenzio Pisoni, Carlo Minnaja, Renato Corsetti e Giorgio Silfer, e pubblicata su “Literatura Foiro”, 1992-140, pagine 301-319.
Poiché ovviamente non è possibile riprodurre tutti i 50 sonetti (che diventerebbero 100 con l’aggiunta della versione in Esperanto), ne trascrivo i primi due, in romanesco e in Esperanto.
Allego un francobollo italiano del 1991, con il relativo annullo del giorno di emissione, in preparazione al 500° anniversario della scoperta dell’America (1492) da parte di Cristoforo Colombo.


LA SCOPERTA DE L’AMERICA

I
Ma che dichi? Ma leva mano, leva!
Ma prima assai che lui l’avesse trovo,
ma sai da quanto tempo lo sapeva
che ar monno c’era pure er monno novo!

E siccome la gente ce rideva,
lui sai che fece un giorno? Prese un ovo,
e lì in presenza a chi nun ce credeva,
je fece, dice: – Adesso ve lo provo.

E lì davanti a tutti, zitto zitto,
prese quell’ovo e senza complimenti,
pàffete! je lo fece regge dritto.

Eh! Ner vedé quell’ovo dritto in piede,
pure li più contrari più scontenti,
eh, sammarco! ce cominciorno a crede.

 

II
Ce cominciorno a crede, sissignora;
ma, ar solito, a sto porco de paese
si vorse trovà appoggio pe le spese
de la Scoperta, je tocco a annà fora.

E siccome a quer tempo lì d’allora
regnava un re de Spagna portoghese,
agnede in Portogallo e lì je chiese
de poteje parlà p’un quarto d’ora.

Je fece ‘na parlata un po’ generica,
e poi je disse: – Io avrebbe l’intenzione,
si lei m’ajuta, de scoprì l’America.

– Eh, fece er re, ched’era un omo esperto,
sì, v’ajuto… Ma, no pe fa eccezione,
ma st’America c’è? Ne séte certo?

 

Cesare Pascarella

°°°°°

LA MALKOVRO DE AMERIKO

I
Kion vi diras? For ĉi mano via!
Jam antaŭ la vojaĝo landotrova
ĉu scias vi, ke estis li konscia
ke estas en la mondo mondo nova?

Ĉar lin mokis kortego ride fia
li faris kion? Venis nur kun ovo
kaj al ĉeestantar’ misopinia
li diris: – Nu, jen tie ĉi la provo. 

Kaj tie, antaŭ ĉiuj, tre trankvile,
paf! Sur la tablon li, sen komplimento,
la ovon frapis kaj starigis brile.

Nu, ekvidante l’ ovon surpiede
ankaŭ la spitemuloj sen kontento
he, Sankta Marko! gapis lin ekkrede.

Cesare Pascarella, trad. Gaudenzio Pisoni,
Carlo Minnaja, Renato Corsetti, Giorgio Silfer

II
Jes, ili jam ekkredas, kredo kora!
Sed laŭ kutim’, en nia porka lando,
trovi monon, jen estas la demando!
Por mono migris li al lando fora.

Tial ke en tiama tempo glora
estis hispana reĝo portugala,
li iris al ĉi reĝo senrivala
kaj petis pri parolo kvaronhora.

Li ĝentilumis, uzis retorikon,
poste li diris: – Havus mi intencon,
se vi min helpas, trovi Amerikon. 

– Nu – respondis la reĝo, homo sperta –
Jes, mi helpos, sed, havu paciencon,
ĉu Ameriko estas… io… certa?

Cesare Pascarella, trad. Gaudenzio Pisoni,
Carlo Minnaja, Renato Corsetti

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